STRATEGIE

Telefonica vicina alla vendita di asset non core, si punta ad incassare fino a 6 miliardi

La compagnia spagnola prepara la cessione anche delle torri. Le dismissioni ridurrebbero l’indebitamento che ammonta a 49,7 miliardi. Al vaglio anche un possibile collocamento alla Borsa messicana

Pubblicato il 12 Gen 2016

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Telefonica prepara la vendita di asset non strategici per un valore di 5-6 miliardi di euro compresa l’infrastruttura in torri in Spagna (11.500 in tutto). E’ quanto affermano fonti vicine alla società rilanciate da diversi organi di stampa, precisando che l’esatto perimetro delle attività in vendita è ancora da definire. Telefonica, tuttavia, avrebbe già iniziato il processo di scorporo delle infrastrutture in Spagna in vista di un possibile collocamento in Borsa o di una vendita entro la metà dell’anno.

Il piano di dismissioni, mirato a ridurre l’indebitamento del gruppo spagnolo (49,7 miliardi, poco più del valore di mercato) è già stato annunciato nelle grandi linee nel novembre scorso e la società è già impegnata nella vendita della controllata britannica O2 alla concorrente Hutchison Holdings per 14 miliardi di dollari, attualmente allo studio della Commissione Ue, che dovrebbe esere finalizzata nel secondo trimestre di quest’anno.

Nel caso in cui le riserve della Commissione rendessero la vendita poco attraente per Telefonica, il Gruppo spagnolo starebbe pensando al collocamento in Borsa della controllata messicana.

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