IL CASO

Telemarketing, le robocall violano la privacy: negli Usa maxi multa da 45 milioni

La Fcc punta alla sanzione più alta di sempre contro la Interstate Brokers of America che avrebbe effettuato più di 500.000 chiamate automatizzate per vendere un’assicurazione sanitaria senza consenso degli abbonati

Pubblicato il 21 Feb 2022

App messaggistica privacy

La Federal communications commission (Fcc) americana ha proposto una multa di 45 milioni di dollari contro una società che ha condotto una campagna di marketing via robocall apparentemente illegale. Lo scopo era vendere l’assicurazione sanitaria con il pretesto che il periodo di iscrizione annuale fosse stato riaperto a causa della pandemia di coronavirus.

La società in questione è Interstate Brokers of America e, secondo quanto afferma la Fcc, ha effettuato 514.467 chiamate automatiche in violazione delle norme sulla privacy in quanto non aveva ottenuto il consenso espresso degli abbonati e non aveva uno scopo di emergenza. Si tratta della multa più alta di sempre proposta dalla Commissione per violazione del Telephone consumer protection act (Tcpa).

Né le accuse né le sanzioni proposte dalla Fcc sono definitive. Alla società di cui si presume l’illecito verrà data l’opportunità di rispondere e la Commissione valuterà la presentazione di prove e argomenti legali da parte della difesa prima di intraprendere nuove azioni o decisioni.

Il tracciamento online dei consumatori

L’indagine dell’Enforcement bureau della Fcc ha rilevato che Interstate Brokers ha effettuato 514.196 robocall a telefoni cellulari e 271 a telefoni fissi in apparente violazione del Tcpa. L’Ufficio ha esaminato un campione di 10.000 chiamate, ha confermato con il fornitore della piattaforma per le chiamate automatizzate che le chiamate erano messaggi pre-registrati e ha parlato con diversi destinatari che hanno confermato di non aver fornito il consenso a essere chiamati. La sanzione proposta si basa sulle chiamate verificate.

Interstate Brokers è una società di marketing digitale che si occupa di lead generation con sede a Lauderdale, in Florida, gestita da Gregory Robbins e che opera anche come National Health Agents, una rete nazionale di assicuratori sanitari. Interstate Brokers ha acquistato liste di numeri di telefono da fornitori terzi; ha anche acquisito numeri di consumatori che cercavano preventivi di assicurazioni sanitarie online, senza rivelare chiaramente che, fornendo le informazioni di contatto, i consumatori sarebbero stati oggetto di robocall.

Dalla robocall al marketing non autorizzato

La società ha lasciato messaggi vocali preregistrati per commercializzare i piani assicurativi dei suoi clienti. Il software di riconoscimento vocale identifica quando un consumatore ha risposto alla chiamata. Se un consumatore ha risposto premendo un numero sul proprio telefono o rimanendo in attesa, il sistema ha trasferito automaticamente la chiamata a un call center gestito da Interstate Brokers. Ai consumatori sono stati quindi offerti prodotti assicurativi venduti da una delle numerose compagnie assicurative che avevano assunto Interstate Brokers.

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