Avvio lento ma futuro promettente per le applicazioni di
telemedicina. Ci vorranno ancora due-tre anni per superare le
attuali barriere di mercato (tra cui dimostrare alle società
assicurative i benefici dell’adozione di questa tecnologia su
vasta scala) ma a partire dal 2012 il settore dovrebbe decollare.
Secondo il nuovo studio di InMedica, il numero di gateway usati
nelle applicazioni di telemedicina salirà a oltre un milione nel
2014 e a circa 3,6 milioni nel 2018. Le iniziative intraprese dai
governi e dalle aziende private del settore sanitario per aumentare
i rimborsi e ridurre le questioni di responsabilità legale
aiuteranno la telemedicina a diventare una tecnologia di punta per
il monitoraggio remoto delle malattie e l’assistenza da casa.
Nel 2009, erano i centri sanitari i gateway più usati per la
telemedicina (circa l’80% del mercato totale dei gateway). E,
secondo InMedica, nel breve-medio termine, questi centri resteranno
la soluzione più pratica per portare ai pazienti servizi di
telemedicina. Tuttavia ci sono buone prospettive anche per la
telemedicina in mobilità: il numero di cellulari integrati usati
come gateway per questa applicazione, ancora esiguo nel 2009,
crescerà a oltre 350mila nel 2014. “L’uso dei telefoni
cellulari come gateway per la telemedicina ha attratto forte
interesse negli scorsi due anni; pazienti e aziende produttrici di
device mobili riconoscono i benefici del trasmettere i dati in
movimento. Prevediamo che gli operatori di telefonia cellulare
avranno un ruolo sempre più importante nel futuro sul lungo
termine del mercato della telemedicina”, afferma Neha Khandelwal,
analista di InMedica.
In prospettiva, dunque, secondo InMedica i centri sanitari saranno
usati in via preferenziale per gestire alcune malattie croniche,
come l’insufficienza cardiaca e la broncopneumopatia cronica
ostruttiva. Per altre patologie, come il diabete, si potranno
diffondere anche i cellulari. Una serie di aziende produttrici di
device ha già lanciato programmi per aiutare i pazienti a gestire
il diabete: il cellulare viene usato per trasmettere i valori della
glicemia al medico e il vantaggio è la possibilità di ottenere
risposta immediata.