Telenor ritocca la partecipazione in VimpelCom

Affidato a Deloitte il compito di analizzare il modo il cui la telco norvegese ha gestito la quota detenuta nella compagnia russa e il ruolo del management nel caso uzbeko. Arrestato a Londra l’ex ceo di Vimpelcom

Pubblicato il 05 Nov 2015

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Telenor ha assegnato allo studio legale Deloitte la revisione della sua partecipazione del 33% in VimpelCom, che è sotto indagine dalle autorità olandesi e statunitensi per potenziale corruzione. La revisione riguarderà il modo in cui l’operatore di telecomunicazioni norvegese ha gestito il possesso di VimpelCom e il ruolo del management quando la compagnia entrò nel mercato uzbeko.

I pubblici ministeri olandesi e statunitensi sospettano infatti che VimpelCom abbia pagato delle tangenti per assicurarsi il business in Uzbekistan. E’ quanto affermano documenti di corte e alcune fonti a conoscenza dei fatti. I risultati della revisione, che si concentrerà sul periodo tra il 2005 e il 2015, saranno resi pubblici.

Jo Lunder, ex ceo di VimpelCom e ora numero uno di Fredriksen Group, è stato arrestato a Londra. Il suo avvocato Cato Schioetz nonha ricevuto ancora informazioni sui motivi dell’arresto.

Le inchieste in corso riguardano le attività di Vimpelcom in Uzbekistan e i precedenti accordi con Takilant. In particolare gli inquirenti cercano di stabilire se Vimpelcom abbia effettuato dei pagamenti illegali alla Takilant per assicurarsi delle licenze in Uzbekistan.

Già lo scorso febbraio 2015 Vimpelcom aveva avviato delle valutazioni sulle potenziali esposizioni correlate a queste indagini. Non vi sono comunque certezze al momento sugli eventuali costi o sul termine delle inchieste.

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