LA TRIMESTRALE

Tencent, primo calo dei ricavi: la stretta di Pechino si fa sentire

Il gigante tecnologico ha visto calare i ricavi del 3% su base annua, risentendo in particolare delle nuove misure anti-covid e delle stringenti regole per il comparto del gaming. Ma il ceo Ma Huateng vede rosa sul futuro: “Ci aspettiamo una crescita dei ricavi che rifletta la nuova espansione dell’economia cinese”

Pubblicato il 17 Ago 2022

tencent

Il gigante tecnologico cinese Tencent ha fatto registrare per la prima volta nella sua storia un calo dei ricavi su base annua. Si attestano infatti a circa 134,03 miliardi di yuan (19,78 miliardi di dollari) i ricavi dell’azienda cinese, circa il 3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021, quando ammontavano a 134,6 miliardi di yuan. Di riflesso, ancora più deciso il calo dei profitti derivanti dalla detenzione di azioni della compagnia: 18,62 miliardi di yuan, rispetto ad una stima di 25,28 miliardi di yuan (-56%).

Un consistente declino dovuto soprattutto a due fattori: da una parte le nuove ondate di Covid-19, e le relative severe misure di contenimento imposte dalle autorità della seconda economia mondiale, e dall’altra le regole che Pechino impone sul settore gaming, da cui derivano circa un terzo dei ricavi dell’azienda. Durante il secondo quadrimestre del 2022, Tencent ha scontato le disposizioni di lockdown di Pechino sulle principali città del paese, inclusa la city finanziaria di Shanghai, nell’ambito di una durissima politica di “zero covid”, che ha provocato diversi problemi ed interruzioni di servizi. L’economia cinese è nel frattempo cresciuta soltanto dello 0,4%, meno di quanto gli analisti si attendevano, e ciò ha avuto un effetto domino sui comparti fintech, cloud e pubblicità.

Il settore gaming

Nel frattempo, è stata irrigidita la regolamentazione del settore gaming: lo scorso anno Pechino aveva infatti deciso di porre un limite al tempo che i bambini sotto ai 18 anni possono passare davanti ai videogiochi, cioè tre ore a settimana, e solo in determinate fasce orarie. Contestualmente, sono state congelate tutte le approvazioni per l’uscita di nuovi videogiochi tra luglio 2021 e aprile 2022, in un paese in cui qualunque videogame deve ricevere una approvazione ufficiale dalle autorità di regolamentazione prima di poter essere messo in commercio. Secondo gli analisti di China Reinassance, Tencent in questo quadrimestre ha lanciato solo tre giochi per mobile, contando sulle vendite di suoi vecchi videogiochi per generare ricavi.

Il calo non preoccupa

La stessa Tencent ha fatto invece sapere che i ricavi complessivi dell’industria nazionale del gaming sono calati dell’1% rispetto allo scorso anno, in linea col calo percentuale dell’industria a livello internazionale. Secondo Tencent, il mercato internazionale del gaming ha fatto i conti con un “processo di digestione post pandemica”, dovuta a quello che sarebbe un fisiologico calo dell’industria, dopo i picchi raggiunti durante la più alta diffusione di lockdown in giro per il mondo, che ha spinto milioni di persone a comprare e giocare ai videogiochi. Da quando un numero sempre più alto di paesi hanno riaperto alla normalità, prevedibilmente le persone spendono meno tempo a giocare ai videogiochi. Secondo Tencent questo periodo di “digestione” ha riguardato nello specifico anche il mercato cinese, con un calo delle vendite anche di titoli già molto popolari.

Generiamo circa metà dei nostri ricavi dalla Fintech e dai servizi Business, così come dalla pubblicità online, che trae beneficio dalla attività economica complessiva; motivo per cui ci aspettiamo una crescita dei ricavi che rifletta una nuova espansione dell’economia cinese”, ha detto il Ceo di Tencent, Ma Huateng.

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