Un centro di formazione di eccellenza per lo sviluppo di competenze tecnologiche e digitali, funzionali alla gestione del sistema elettrico e all’accelerazione del processo di transizione energetica del Paese: questo è in sintesi il Tyrrhenian Lab, inaugurato ufficialmente da Terna con un evento organizzato in contemporanea nelle Università di Cagliari, Palermo e Salerno.
Come saranno strutturati i master
Nei tre atenei prenderanno il via i tre Master di II livello – a beneficio di 45 studenti selezionati – promossi nell’ambito del progetto, per il quale l’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale investirà 100 milioni di euro nei prossimi 5 anni. A Salerno, Cagliari e Palermo approderanno i cavi sottomarini del Tyrrhenian Link, una delle principali opere infrastrutturali del Paese, fondamentale per lo sviluppo e la sicurezza del sistema elettrico nazionale.
Alla fine dei 12 mesi del master, che punta a creare nuove professionalità dotate di competenze manageriali, ingegneristiche informatiche e statistiche, i 45 studenti selezionati saranno assunti nelle sedi territoriali di Terna e potranno operare in qualità di: esperti di algoritmi e modelli per il Mercato Elettrico, esperti di sistemi di analisi e regolazione, esperti di gestione degli apparati di campo, esperti dei sistemi di Automazione di Stazione (Sas) ed esperti di Sistemi IoT di Stazione.
Terna ribadisce impegno per lo sviluppo di competenze specializzate
“Il Tyrrhenian Lab è un progetto sostenibile, che farà crescere l’intero sistema elettrico e valorizzerà il territorio del Sud Italia. A pieno regime, nelle sedi del Tyrrhenian Lab lavoreranno almeno 200 persone con un indotto di mille ulteriori professionisti coinvolti”, ha commentato Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato di Terna. “Con l’avvio di questo importante centro di formazione di eccellenza Terna ribadisce l’impegno nello sviluppo di competenze altamente specializzate, che aiuteranno il sistema a cambiare marcia seguendo quelle che secondo noi sono le direttrici fondamentali: investimenti decisi sulle rinnovabili, sulle reti e sugli accumuli di energia elettrica”, ha aggiunto.
All’inaugurazione di Salerno erano presenti lo stesso Amministratore Delegato di Terna, Stefano Donnarumma, e il Rettore dell’Università Prof. Vincenzo Loia, a Palermo la Presidente di Terna Valentina Bosetti e il Rettore dell’Università Prof. Massimo Midiri e a Cagliari, infine, il Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna nonché Presidente e Coordinatore Scientifico del Tyrrhenian Lab Francesco Del Pizzo e il Rettore dell’Università Prof. Francesco Mola.
Un progetto che guarda al futuro, scommettendo sui giovani
“La transizione energetica è una delle più grandi sfide del nostro tempo. Oggi possiamo finalmente vedere i primi frutti della nostra iniziativa, un progetto che guarda al futuro prossimo scommettendo sui giovani. Siamo contenti di poter contare su tre atenei prestigiosi per intraprendere un cammino condiviso di crescita, sia per Terna che per i ragazzi che oggi sono qui. Abbiamo bisogno di persone che sappiano gestire la transizione, capaci di riconoscere le necessità di un settore che si appresta ad affrontare un cambiamento epocale, in cui il processo di graduale decarbonizzazione sarà uno dei protagonisti”, ha dichiarato Valentina Bosetti, Presidente di Terna.
Centosettanta le domande in due mesi, alta partecipazione femminile
In soli due mesi, tra il 18 luglio e il 18 settembre, nonostante la pausa estiva, sono pervenute ben 170 domande di ammissione. Di queste, il 45% a Cagliari, il 31% a Salerno e il 24% a Palermo. Rispetto al totale delle domande ricevute, è stata registrata un’elevata partecipazione femminile: circa il 21%, dato superiore alla media delle facoltà di ingegneria. La maggior parte dei candidati ha una laurea in Ingegneria Energetica (23%), seguiti da laureati in Ingegneria Elettrica e Meccanica. Infine, il Tyrrhenian Lab ha destato l’attenzione anche di studenti provenienti da atenei diversi rispetto ai tre direttamente coinvolti: sono pervenute, infatti, domande di ammissione anche da laureati dell’Università Federico II di Napoli, del Politecnico di Torino e de La Sapienza di Roma.