La piattaforma di scambio di criptovalute Coinbase ha dichiarato che il 19 gennaio sospenderà il trading di Xrp dopo che i regolatori statunitensi la scorsa settimana hanno accusato Ripple, la società che detiene la blockchain associata alla moneta virtuale, di condurre un’offerta di titoli non registrati da 1,3 miliardi di dollari. Xrp, creata e distribuita da Ripple, si è imposta come la terza più grande criptovaluta per valore di mercato. L’annuncio di Coinbase segue a ruota quello di CrossTower, arrivato a poche ore dalle prime indiscrezioni trapelate dal board di Ripple su una possibile causa della Sec, e proseguita con le iniziative di Osl e Beaxy. Negli scorsi giorni pure B2C2, che fa capo alla giapponese Sbi Holdings, si è voluta smarcare.
Il valore strategico della scelta di Coinbase
Come ricorda Reuters, la mossa di Coinbase, con sede a San Francisco, arriva mentre la società si sta preparando per una quotazione in borsa, con regolare domanda presentata alla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti per diventare pubblica. Sarebbe il primo importante exchange di criptovalute statunitense a essere quotato in borsa. Fondata nel 2012, Coinbase è una delle piattaforme di criptovaluta più conosciute a livello globale e ha più di 35 milioni di utenti in più di cento Paesi.