Tesla avanti tutta sull’auto senza conducente. L’azienda guidata da Elon Musk sta acquisendo DeepScale, startup specializzata in computer vision: una tecnologia per sistemi avanzati di assistenza alla guida che già ora potrebbe permettere ai proprietari di auto Tesla di noleggiare le proprie vetture come “robotaxi” su una piattaforma simile a Uber.
Il processo di acquisizione è già in corso, riferisce Cnbc: Forrest Landola, Ceo della startup, ha fatto il suo ingresso in Tesla come machine learning scientist questa settimana. “Sono entrato a far parte del team Autopilot – ha detto -. Non vedo l’ora di lavorare con alcune delle menti più brillanti in deep learning e autonomous driving”. Landola ha conseguito un dottorato di ricerca in ingegneria elettrica e informatica presso l’UC Berkeley, dove si è specializzato in reti neurali profonde che funzionano anche su dispositivi mobili con basse quantità di memoria.
Self driving car, l’obiettivo di Tesla
DeepScale potrebbe ridurre il limite di Tesla (così come delle altre case automobilistiche) rappresentato dalle risorse computazionali incorporabili a bordo. La tecnologia sviluppata dalla startup aiutare i produttori a utilizzare processori a basso wattaggio per alimentare la visione artificiale. Si tratta di processori che lavorano con sensori, sistemi di mappatura, pianificazione e controllo, tutti “ingredienti” che concorrono a “dare un senso” quello che il veicolo registra intorno a sé.
L’acquisizione potrebbe compensare la fuoriuscita degli 11 ingegneri dal gruppo Autopilot di Tesla.
DeepScale ha raccolto in precedenza 15 milioni di dollari in un round di finanziamenti guidato dal fondo di venture capital di Steve Cohen Point72, e dal venture capital sostenuto da Siemens next47. Tesla ha acquisito almeno altre cinque società oltre a DeepScale, tra cui SolarCity nel 2016, e un’impresa tecnologica nel settore delle batterie, Maxwell Technologies, all’inizio di quest’anno.