The Guardian punta alla massima interazione con gli utenti web e chiede ai suoi lettori di partecipare attivamente al prossimo restyling del sito. Da qualche settimana il quotidiano britannico ha infatti messo online la piattaforma http://www.theguardian.com/info/series/guardian-beta, una versione beta dove gli lettori possono visualizzare in anteprima le modifiche proposte dagli sviluppatori e dare la loro opinione su ciò che potrebbe funzionare e quello che invece andrebbe rivisto.
Si chiama proprio The Guardian Beta e il suo slogan, scritto in bella vista in home page, è “experiments, prototypes and half-finished ideas” (esperimenti, prototipi e idee incompiute).
Nel sito Anthony Sullivan, group product manager del giornale nonché responsabile della versione Beta, e Alex Breuer, creative director, raccontano perché hanno scelto di coinvolgere i lettori nella costruzione del nuovo Guardian.com e quali sono le linee guida sulle quali si basa il progetto.
La testata britannica è particolarmente interessata all’’utilizzo di nuove tecnologie nell’editoria. Qualche tempo fa ha condotto un esperimento per capire quanto un algoritmo possa prendere il posto degli umani, chiedendo a uno sviluppatore che lavora per l’azienda, Will Franklin, di creare un giornalista-robot personalizzato per il Guardian – il Guarbot.
I risultati però non stati particolarmente lusinghieri. Il Guarbot ha dovuto estrarre da un database di articoli già scritti sulla quinoa, un cereale, un articolo ex novo ma ha sostanzialmente fallito.