A poche ore dall’entrata in vigore del bando deciso dal presidente Usa Donald Trump per l’applicazione TikTok nel Paese, round a favore della app cinese. Il divieto è stato temporaneamente bloccato dal giudice federale di Washington, Carl Nicholas, che ha accolto il ricorso dei legali della piattaforma e sospeso l’ordine impartito dall’amministrazione Trump, che considera il social network come una minaccia alla sicurezza nazionale.
In un’insolita udienza di domenica mattina, il giudice Nichols ha concesso un’ingiunzione temporanea contro il divieto di scaricare l’app di condivisione video, che doveva entrare in vigore alle 23.59 a Washington, accogliendo il ricorso presentato il 18 settembre.
Secondo il decreto presidenziale del 6 agosto, infatti, l’applicazione di origine cinese doveva sparire da App Store e Google Play sul suolo americano a partire dal 28 settembre, impedendo così di poter installare TikTok sui cellulari.
La sentenza ha per ora “salvato” il social, che però resta sotto la minaccia di un divieto totale negli Stati Uniti se non diventerà un’azienda americana. L’ultimatum è fissato per il 12 novembre.
“Siamo lieti che il tribunale abbia concordato con i nostri argomenti legali e abbia emesso un’ingiunzione che impedisce l’attuazione del divieto di scaricare la app TikTok – ha commentato la società ByteDance in una nota – Continueremo a difendere i nostri diritti a beneficio della nostra comunità e dei dipendenti. Allo stesso tempo, manterremo anche il nostro dialogo in corso con il governo per trasformare la nostra proposta, alla quale il presidente ha dato la sua approvazione preliminare lo scorso fine settimana”. Il riferimento è all’accordo con Oracle e Walmart.