LA DELIBERA

Tim-Dazn, l’Antitrust rigetta gli impegni per la concorrenza

Lo annuncia il Codacons che ha preso parte al procedimento avviato dall’Agcm su una possibile intesa restrittiva del mercato relativa all’accordo sui diritti Tv della Serie A: “Criticità sul fronte degli sconti agli utenti e limiti ad altri operatori di Tlc”. La telco: “Valuteremo le azioni da intraprendere”

Pubblicato il 13 Giu 2022

calcio, sport

L’Antitrust ha rigettato gli impegni assunti da Tim e Dazn per rimediare a possibili violazioni della concorrenza contestate dall’Autorità ai due operatori. Lo rende noto il Codacons, che ha preso parte al procedimento in rappresentanza dei diritti degli utenti potenzialmente lesi da condotte anticoncorrenziali.

Il 6 luglio 2021 l’Antitrust aveva avviato un’istruttoria nei confronti di Tim e Dazn per possibile intesa restrittiva della concorrenza relativamente all’accordo per la distribuzione, e il supporto tecnologico, per i diritti Tv della Serie A di calcio nel triennio 2021-2024.

Il procedimento dell’Autorità concerneva un’ipotesi di intesa restrittiva della concorrenza, in violazione dell’articolo 101 del Tfue, relativamente alle previsioni dell’accordo che limitano commercialmente e tecnicamente Dazn nell’offerta di servizi di televisione a pagamento, riducendo la capacità di quest’ultima di proporre sconti agli utenti e di scegliere ulteriori modalità di trasmissione che ritiene più consone (in termini di metodologie di trasmissione utilizzate, di dispositivi in cui l’app Dazn è disponibile al pubblico, di possibilità per gli utenti di usufruire dei servizi di pagamento tramite conto telefonico), nonché riducendo gli incentivi all’investimento di Dazn per l’interconnessione con gli operatori di telefonia fissa e mobile e per l’adeguamento della propria rete di distribuzione dei contenuti.

“Previsioni dell’accordo che ostacolano gli operatori di telecomunicazioni concorrenti di Tim dall’intraprendere iniziative commerciali e che, mediante l’ampia esclusiva – fa sapere il Codacons – presentano caratteristiche selettive, incidendo anche su rapporti contrattuali già in essere e impedendo di replicare la possibilità di applicare sconti o di concedere ai propri utenti voucher promozionali per l’offerta dei contenuti relativi alle partite di Serie A”.

Oggi l’Antitrust ha emanato un provvedimento con cui  “considerato che gli impegni presentati da Telecom Italia S.p.A., Dazn Limited e Dazn Media Services S.r.l. appaiono, sia complessivamente sia singolarmente considerati, inidonei a far venire meno i profili anticoncorrenziali individuati nella delibera di avvio dell’istruttoria, in quanto non suscettibili di risolvere le preoccupazioni concorrenziali evidenziate nel provvedimento di avvio, laddove non si sono tradotti in modifiche contrattuali condivise, tali da eliminare le criticità concorrenziali sopra descritte; delibera di rigettare gli impegni presentati da Telecom Italia S.p.A., Dazn Limited e Dazn Media Services S.r.l.”. 

“Attendiamo ora le prossime mosse dell’Antitrust sul caso Dazn-Tim, con l’Autorità che dovrà pronunciarsi anche sul nuovo esposto presentato proprio oggi dal Codacons contro gli aumenti tariffari per la visione del campionato di calcio 2022/2023 disposti da Dazn”, conclude l’associazione.

Tim “valuterà le azioni da intraprendere”, ha detto un portavoce della compagnia all’Ansa.

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