I NUOVI VERTICI

Tim, Labriola in pole: si stringe il cerchio sulle nomine, il 21 gennaio cda straordinario

Convocato il Consiglio di amministrazione prima dell’appuntamento del 26 gennaio in cui è previsto l’esame preliminare del bilancio. Avanti tutta sul piano industriale. Sul presidente bocche cucite, Sarmi superfavorito. Rinviato il secondo incontro con i sindacati. La sottosegretaria Ascani: “Massima attenzione da parte del Governo”

Pubblicato il 11 Gen 2022

Paulo Vitale©All Rights reserved

Si stringe il cerchio sulle nomine dei nuovi vertici di Tim, in particolare sul nuovo amministratore delegato. Come prevedibile l’azienda ha convocato un cda straordinario prima di quello fissato in calendario per il 26 gennaio, in cui ci sarà all’ordine del giorno l’esame preliminare del bilancio. L’appuntamento è fissato a venerdì 21 gennaio, una scelta non casuale considerata la chiusura delle Borse nel fine settimana.

Un altro appuntamento informale è stato convocato per il 18 gennaio per fare il punto sullo stato di avanzamento del piano industriale a cui lavora alacremente il direttore generale Pietro Labriola. Ed è proprio su Labriola che sono puntati i riflettori: a meno di colpi di scena sarà il ceo di Tim Brasil ad assumere le redini dell’azienda con il ruolo di amministratore delegato. Il manager è la scelta numero uno di Vivendi, primo azionista di Tim con il 23,75%. Il tutto nonostante sia stata affidata a Spencer Stuart la “caccia” a nomi alternativi: diversi quelli che stanno circolando in queste ore, a partire dai numeri uno dei competitor fra i quali l’Ad di Fastweb Alberto Calcagno, considerato fra l’altro che l’azienda ha un ruolo di azionista in Fibercop al fianco di Tim e del fondo americano Kkr. Ma si tratta di indiscrezioni poco realistiche.

Spetterà invece a Cassa depositi e prestiti, azionista con il 9,81% la scelta del presidente. Al momento l’unico nome che circola con insistenza è quello di Massimo Sarmi, attuale presidente di Fibercop nonché di Asstel, l’associazione nazionale delle Tlc. Ma la nomina del presidente in tempi stretti potrebbe non concretizzarsi: l’attuale presidente Salvatore Rossi è dato in uscita ma non è detto che la staffetta sia immediata.

Si va avanti intanto con l’esame del dossier Kkr. Secondo quanto si apprende il fondo americano non avrebbe alcuna intenzione di rinunciare all’Opa e starebbe anzi cercando altre sponde per rafforzare la propria offerta partendo di grandi istituti di credito – il fondo avrebbe bussato alle porte di Unicredit e Intesa Sanpaolo. È indiscrezione dell’ultim’ora l’ipotesi di un coinvolgimento nella partita del fondo sovrano dell’Arabia Saudita Pif che ha un legame diretto con il principe ereditario Mohammed bin Salman accusato dalla Cia di essere il mandante dell’omicidio del giornalista Jamal Kashoggi.

Rinviato dopo il 21 l’incontro tra i sindacati di categoria e il direttore generale di Tim Pietro Labriola previsto per domani, 12 gennaio.

Da parte del governo c’è un’attenzione assoluta alla rete, alla tecnologia e al lavoro“, ha detto la Sottosegretaria al Mise, Anna Ascani, interpellata sul progetto della Rete Unica, nel corso di un evento organizzato da Pwc Italia. “La vicenda Tim, che è tuttora in corso, è una vicenda non irrilevante da questo punto di vista. Il governo sta mettendo in atto tutti gli investimenti per fare in modo che questa rete arrivi davvero ovunque, perché la digitalizzazione delle imprese si può spingere con tutti gli incentivi del mondo ma, se non arriva la banda ad altissima capacità, è un po’ complicato avere imprese davvero digitalizzate”.

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