Il tempo comincia a stringere, almeno se davvero la partita, quella della scelta del nuovo amministratore delegato di Tim, si vorrà chiudere entro settembre. I nomi, quelli che circolano ormai da settimane, continuano a essere sempre gli stessi: Mauro Moretti, Fabio Gallia, Paolo Dal Pino, Maximo Ibarra, Franco Bernabè. Nomi che sarebbero stati messi nero su bianco da Egon Zehnder – il cacciatore di teste incaricato di selezionare una rosa di candidati per la poltrona più alta in casa Tim –in due liste, una più “generica” e l’altra con profili più “tecnici”, si legge su diversi quotidiani nazionali. Ma secondo quanto risulta a CorCom nessuna lista è approdata ieri sul tavolo del Comitato nomine presieduto da Anna Jones, riunitosi per una manciata di minuti, giusto il tempo di rimandare ad altra data la discussione sui nomi e di estendere a Russel Reynolds e Spencer Stuart la ricerca del candidato.
Non è detto però che la scelta ricada all’esterno: fra i papabili ci sarebbe anche Giuseppe Recchi, il vice presidente al quale sono state affidate ad interim le deleghe su Sparkle e Security a seguito dell’uscita di scena di Flavio Cattaneo. Ma il vero nome “forte” – a quanto risulta – resta quello di Amos Genish, il neo direttore generale al quale l’azienda starebbe valutando di affidare l’incarico di Ad oltre a quello di direttore generale.
Nel frattempo nell’organigramma sul sito alla voce “foto del management” fino a stamattina Flavio Cattaneo era ancora Ad (l’ultimo aggiornamento del sito risultava datato primo giugno): la sua foto campeggiava al fianco di quella di Arnaud Roy de Puyfontaine, le cui deleghe non erano state aggiornate. E di Genish nessuna traccia. Poi però Cattaneo è uscito definitvamente di scena anche dal sito.