VERSO L'ASSEMBLEA

Tim schiera gli avvocati contro Elliott

L’azienda Tlc, e a seguire anche Vivendi, deposita il ricorso contro l’integrazione dell’odg dell’assemblea del 24 aprile decisa dai sindaci su richiesta del fondo Usa. Ok del governo all’ingresso di Cdp. Slitta di un mese l’iter per l’eventuale sanzione legata al golden power

Pubblicato il 13 Apr 2018

tim-170913225428

Tim deposita il ricorso contro l’integrazione dell’ordine del giorno dell’assemblea del 24 aprile, disposto dal Collegio Sindacale su richiesta del fondo Elliott. L’operatore chiede al Tribunale di Milano l’adozione di provvedimenti di urgenza la data dell’assemblea. Lo comunica la stessa società Tlc che apre così una nuova giornata di fuoco in vista del “redde rationem” rappresentato dalla scadenza del 24 di questo mese. Un ricorso contro la mossa dei sindaci è stato presentato anche da Vivendi.

Ieri invece doppia scesa in campo del Governo: il Consiglio dei ministri ha deliberato di non esercitare la golden power sulla partecipazione di Cdp. E di far slittare di un mese l’iter per l’eventuale sanzione a Tim per la violazione degli obblighi collegati alla normativa sui poteri speciali: la misura era relativa alla presenza di Vivendi nell’azionariato del gruppo di Tlc. Già a ottobre il ministro Carlo Calenda aveva parlato di approccio al golden power in modalità “equa ed equilibrata, non punitiva: oltre alla decisione sull’applicazione del decreto golden power su Tim pendeva l’incognita della multa per mancata notifica (il gruppo aveva precisato di ritenere che “nessuna notifica fosse dovuta” e che avrebbe continuato “a far valere le proprie argomentazioni nelle sedi competenti”). Secondo Il Sole 24 Ore sarebbe arrivata una proroga di 30 gionri che consente di scavallare il 24 aprile, la data in cuiè fissata l’assemblea dei soci di Tim nella quale dovrebbe giocarsi la partita cruciale tra il fondo Elliott e Vivendi.

Per quanto riguarda la Cassa depositi e Prestiti Palazzo Chigi ha deciso di consentire il decorso dei termini temporali in relazione all’operazione di acquisto di una partecipazione nel capitale sociale di Telecom Italia,  notificata da quest’ultima in data 11 aprile 2018. “Ai sensi del decreto legge 15 marzo 2012, n. 21 – si legge nella nota di Palazzo Chigi -, il Consiglio dei ministri ha comunque raccomandato a Cdp di comunicare ogni modifica che intervenga rispetto ai contenuti dell’operazione.

Nella partita contro Vivendi i “segnali” sembrano a favore del fondo Usa. A fianco di Elliott anche uno dei maggiori fondi pensione americani, il Canada Pension (detiene il 2,4% di Tim) che prevede di sostenere le proposte del fondo all’assemblea di Tim del 24 aprile. Anche Assogestioni che ha rinunciato a presentare una sua lista dovrebbero votare in maniera compatta sulla proposta Elliott mandando in minoranza Vivendi. A Cdp avrebbe incaricato degli acquisti di azioni Bank of America e Morgan Stanley.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati