Tim si prepara a deliberare sulla manifestazione di interesse ricevuta dal fondo americano Kkr e secondo quanto risulta a CorCom un cda straordinario sarà convocato per domenica 13 marzo. Sempre secondo quanto risulta a CorCom l’analisi procedurale sul “dossier” è stata conclusa e dunque si attende solo la decisione in merito a seguito dei lavori del comitato creato ad hoc e presieduto da Salvatore Rossi.
In queste ore continuano a circolare notizie in merito a una nuova offerta del fondo americano, al ribasso a 40 centesimi per azione rispetto alla precedente a 50 centesimi. Ma stando a fonti vicine alla telco guidata da Pietro Labriola si tratta di mere speculazioni. “Con la finalizzazione del piano industriale di Tim, gli advisor finanziari e legali del Consiglio di Amministrazione hanno ricevuto tutti gli elementi rilevanti e necessari per valutare la Manifestazione d’interesse indicativa e non vincolante di Kkr. Questa analisi sarà conclusa rapidamente. Una volta completata, il Consiglio si riunirà per valutare le determinazioni di competenza e decidere i passi successivi in merito”, questa la comunicazione ufficiale diffusa da Tim in occasione della presentazione del piano industriale nei giorni scorsi.
Dopo il crollo in Borsa dello scorso fine settimana il titolo ha ripreso quota e oggi ha segnato un picco del +10,85% a 0,2615 euro per azione, risollevandosi dai minimi storici toccati nelle sedute precedenti che avevano portato il valore a 25 centesimi. Alti i volumi di scambio, con oltre 102 milioni di pezzi che passano di mano contro una media di 140,97 milioni delle ultime 30 sedute. Prosegue il roadshow per la presentazione del piano industriale alla comunità degli investitori: ieri si è tenuto il primo incontro a Milano e oggi e nei prossimi giorni sono previsti altri meeting.
Oggi intanto il Tar del Lazio ha annullato la multa da 928mila euro inflitta nel gennaio 2021 dall’Agcom a Tim in tema di costi dei servizi e di modifiche contrattuali. La decisione è contenuta in una sentenza con la quale è stato accolto un ricorso dell’azienda. I giudici hanno ritenuto che la competenza su questa vicenda rientri nelle prerogative di vigilanza dell’Antitrust