L'INTESA

Tim, via al referendum della Cgil sul premio di risultato

Promossa dalla sola Slc la consultazione riguarda l’intesa firmata tra azienda e sindacati: il 28 giugno i risultati. Del Cimmuto: “Il nostro sì condizionato, negativo il giudizio sul regolamento aziendale che impedisce la firma di un contratto integrativo dignitoso”

Pubblicato il 19 Giu 2017

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Via al referendum tra i lavoratori di Tim sull’accordo relativo al premio di risultato 2017-2019. La consultazione è promossa dalla sola Slc Cgil che ha sottoscritto l’intesa con riserva. “Inizia oggi per concludersi il 28 giugno la consultazione degli oltre 45.000 lavoratrici e lavoratori di Tim chiamati ad esprimersi sull’intesa del 13 giugno – annuncia Marco Del Cimmuto, segretario nazionale Slc Cgil – Abbiamo ottenuto significativi miglioramenti, a partire dall’assegnazione del Pdr e dall’aver impedito l’introduzione di parametri di efficienza individuale, diversamente da quanto invece indicato nel verbale di incontro del febbraio 2017 tra Tim e Cisl-Uil e Ugl”.

“Rimane negativo il giudizio sul regolamento aziendale che impedisce ad ora la firma di un contratto integrativo serio e dignitoso”, conclude Del Cimmuto.

L’accordo, firmato Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni e con riserva dalla Slc, stabilisce che il premio sarà erogato hanno ai dipendenti per la prima volta a maggio 2018. L’accordo non prevede obiettivi individuali ma sono stati identificati 4 parametri di riferimento, al raggiungimento dei quali, si partirà da una somma di 1.300 euro per il triennio, che può aumentare al crescere dell’ebitda.

Secondo Salvo Ugliarolo, segretario generale della Uilcom, si tratta di un accordo importantissimo “che riconosce la centralità delle lavoratrici e dei lavoratori nel Gruppo Tim”. “L’intesa sul Pdr – spiega Ugliarolo – tiene conto delle problematiche delle malattia, in particolare di quelle oncologiche. Si tratta di un accordo innovativo perché consente ai lavoratori di optare anche per la conversione, in parte o tutto, del loro premio in welfare, scelta questa esente da ogni tipo di tassazione”.

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