Via all’aumento di capitale di Tiscali. Il cda ha approvato un aumento di capitale da 13 milioni di euro riservato a Otkritie e Powerboom (società interamente controllate da Ict, Investment construction technology group). Per deliberare sull’operazione è stata convocata una assemblea per il 28 luglio prossimo.
L’aumento di capitale, si spiega in una nota, è finalizzato a “rafforzare ulteriormente la struttura patrimoniale del gruppo Tiscali e a sostenere la società nella realizzazione del Piano industriale recentemente approvato”.
L’aumento, con esclusione del diritto di opzione, verrà eseguito senza preventiva pubblicazione di un prospetto informativo di offerta e quotazione, grazie alle esenzioni possibili (le nuove azioni saranno meno del 10% di quelle esistenti). Il prezzo sarà determinato sulla base della media ponderata dei prezzi ufficiali nei dieci giorni di borsa aperta precedenti alla data del cda per fissare il prezzo, al netto di uno sconto del 10%. La diluzione degli azionisti attuali non sarà maggiore del 9,99%.
La società si impegnerà su una rifocalizzazione sulle attività di core cusiness per rafforzare il presidio del mercato italiano broadband fisso e mobile. Si punterà a una progressiva accelerazione nel processo di installazione delle antenne Lte, con una previsione di avere circa 500 installazioni entro la fine del 2017, e a consolidare la base clienti di broadband fisso sfruttando l’accordo con Open Fiber.
Sul tavolo anche una nuova strategia di comunicazione incentrata sul nuovo brand Tiscali, rinnovato nei primi mesi del 2017, per un rilancio del marchio Tiscali e una progressiva accelerazione nella crescita della customer base mobile anche grazie allo sviluppo di specifiche soluzioni di offerta integrata fisso-mobile.
Contestualmente Tiscali ha comunicato i target per il 2017 che “confermano e rafforzano l’avvenuta inversione di tendenza, già messa in luce dai risultati nel secondo semestre 2016”. Per chiudere il 2017 con un utile netto positivo si prevede una crescita organica dei ricavi del 5%-8% rispetto al 2016 e una crescita organica dell’Ebitda dell’8%-12% rispetto al 2016.