Il Governo riprende in mano il dossier sulle authority, e starebbe valutando un accorpamento della neonata autorità dei trasporti con quella per l’Energia elettrica, il gas e il sistema idrico sotto un cappello comune. Un progetto, quello dell’esecutivo, che dalla scorsa primavera ha subito una revisione importante, e da cui sembra ormai “uscita” definitivamente Agcom, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Ad anticipare la notizia è MF-Milano finanza, che riporta di come il nuovo soggetto risponderebbe a una logica più “soft”, e riguarderebbe unicamente l’aggregazione dell’Aeegesi con quella di regolazione dei trasporti oggi guidata da Guido Bortoni.
L’obiettivo della riorganizzazione è essenzialmente quello di semplificare la galassia delle authority, e in questo quadro il Governo è impegnato a verificare se i cardini della riforma della PA possano essere sufficienti per “inquadrare” l’operazione, nella parte in cui prevedono l’eliminazione delle Authority i cui compiti si sovrappongono a quelle degli uffici ministeriali.
Per ora in ogni caso il Governo è impegnato a studiare la situazione, e non ha ancora un orientamento definitivo: dietro l’angolo ci potrebbe essere anche la decisione di muoversi al di fuori della riforma Madia. La decisione arriva all’ordine del giorno in un momento delicato della vita dell’autorità per i trasporti, che è chiamata a esprimersi sulle tariffe di rete per le ferrovie e sulla definizione dei nuovi ambiti ottimali di gestione per le concessioni autostradali.