Torri Wind, American Tower verso l’uscita dalla gara

La società, che aveva rilevato recentemente le torri di Telecom Italia in Brasile, non farebbe parte delle tre favorite per aggiudicarsi le infrastrutture messe all’asta da Wind. In corsa Ei Towers, Abertis e F2i

Pubblicato il 09 Gen 2015

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I dossier sulle offerte vincolanti per rilevare il pacchetto di torri di trasmissione messe in vendita da Wind sono in questi giorni al vaglio degli advisor Banca Imi e Hsbc, che stanno valutando le offerte vincolanti pervenute alla fine del 2014.

Non ci sono ancora notizie ufficiali, ma secondo le indiscrezioni che hanno ripreso a girare dopo la pausa natalizia in pole position nella gara ci sarebbero Ei Towers, controllata di Mediaset, gli spagnoli di Abertis e F2i, con un’offerta sostenuta anche dal fondo di private equity Providence. Del lotto di testa, secondo i rumors, non farebbe parte l’offerta avanzata da American Tower, la società statunitense che nei mesi scorsi si era aggiudicata le torri di trasmissione di Telecom Italia in Brasile.

Il tempo per la presentazione delle offerte vincolanti era scaduto il 22 dicembre, e a quella data a contendersi le 6.300 torri messe in vendita dalla controllata di Vimpelcom erano rimasti Ei Towers, American Tower, F2i insieme al fondo Providence e gli spagnoli di Abertis. Già da allora fuori dalla partita era rimasta Rai Way, che però potrebbe entrare in gioco in una seconda fase, alleandosi con il vincitore e offrendo la propria partnership come gestore. Una prospettiva che però potrebbe incontrare qualche ostacolo pratico, dal momento che tutti i “pretendenti” alle torri Wind hanno una esperienza specifica nella gestione di questo genere di infrastrutture, e quindi in teoria non avrebbero necessità del know how della controllata Rai.

La vendita delle 6.300 torri, secondo le stime che sono circolate nelle ultime settimane, potrebbe generare per Wind un introito di circa 700 milioni di euro.

Ei Towers, di cui Mediaset detiene il 40%, con questa operazione potrebbe fare un importante balzo in avanti e accrescere le proprie dimensioni, arricchendo il proprio portafoglio, oggi “specializzato” in Tv, con le Tlc. Al fianco di Ei Towers ci sarebbero in questa operazione anche Unicredit, Citi e Bnp Paribas.

Dal canto suo Abertis avrebbe pronto un piano con tanto di nome in codice: Projecto Galata. Gli asset di Wind sarebbero per gli spagnoli un punto qualificante della propria strategia di espansione in Europa, che ha nel mirino anche le torri di Portugal Telecom, per arrivare infine a quotare alla borsa di Madrid il 49% fi Abertis Telecom.

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