Dopo mesi di trattative Toshiba ha raggiunto un accordo per la vendita della sua divisione di semiconduttori al consorzio guidato dal fondo di investimento statunitense Bain Capital insieme all’azienda sudcoreana dei chip SK Hynix, alla Banca dello Sviluppo del Giappone e ai clienti americani di Toshiba Apple e Dell. Del consorzio fanno parte inoltre Kingston Technology, altro produttore di chip, e Seagate Technology, società del data storage.
La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa giapponese Kyodo: la transazione varrebbe 2.400 miliardi di yen, l’equivalente di circa 22 miliardi di dollari, superiore alla valutazione indicata all’inizio delle contrattazioni. Toshiba aveva raggiunto la scorsa settimana col consorzio guidato da Bain Capital un memorandum di intesa che il consiglio di amministrazione dell’azienda ha ora pienamente accettato, aprendo la fase di negoziazioni esclusive per finalizzare l’accordo.
Il gruppo giapponese, produttore numero due al mondo di memorie Nand Flash, deve completare la vendita di questa divisione entro la fine dell’anno fiscale, il prossimo 31 marzo, per far fronte alle perdite miliardarie registrate dalle attività nucleari in Usa (la divisione è in bancarotta) e impedire il delisting del titolo dalla Borsa di Tokyo. Tuttavia la vendita potrebbe rivelarsi complicata, osserva Reuters: mancano gli impegni formali di tutti i membri del consorzio guidato da Bain Capital e il sostegno di un ulteriore investitore istituzionale giapponese, la Innovation Network Corp of Japan, non sembra confermato.
Ostacolo forse maggiore è il rapporto con Western Digital Corp, partner di Toshiba nel suo business dei chip, e che ha formato un consorzio di imprese per rilevare l’attività: a inizio settembre Toshiba sembrava intenzionata a vendere i semiconduttori alla partner californiana, ma ora le ha voltato le spalle e Western Digital ha avviato un’azione legale sostentendo che, essendo legata a Toshiba in una joint venture, senza la sua approvazione il gruppo giapponese non può firmare nessun deal sui semiconduttori.