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Trade war, gli Usa posticipano i dazi sul tech cinese

Slittano almeno fino al 15 dicembre le “sovrattasse” del 10% su alcuni prodotti, inlcusi smartphone, computer portatili e console per videogiochi

Pubblicato il 14 Ago 2019

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Prove di disgelo, anche limitato, tra Usa e Cina. Il vice premier Liu He ha parlato con Robert Lightizer, Us Trade Representative, e il segretario del Tesoro Steven Mnuchin. Si sentiranno di nuovo entro due settimane ma per adesso ci sono già dei risultati concreti: alcuni prodotti sono stati esclusi dalla lista che verrà tassata pesantemente dagli Usa a partire dal mese prossimo, mentre per altri è stato trovato per adesso l’accordo per un rinvio.

Lightizer ha detto che il rinvio per alcune categorie di beni di consumo arriverà al 15 dicembre, mentre altri prodotti stanno per essere tolti del tutto “per motivi di sicurezza e salute pubblica”. Le nuove tasse di importazione entreranno in vigore a partire dal primo settembre, e sono state però allentate secondo gli osservatori per non avere un impatto eccessivo sugli acquisti natalizi. Per questo nelle categorie che vengono momentanemente protette sino alla fine dell’anno rientrano telefoni cellulari, computer portatili e console per videogiochi, oltre ad alcuni capi di abbigliamento e a “altri giochi” non meglio specificati.

All’inizio del mese, il presidente Donald Trump aveva annunciato un nuovo round di tariffe del 10% sulle importazioni cinesi per un valore complessivo di 300 miliardi di dollari. I mercati avevano reagito alla notizia in maniera immediata. Il Dow Jones Industrial Average era salito di 400 punti, mentre lo S&P 500 era aumentato del 1,5% e il Nasdaq del 1,9%.

L’effetto dell’annuncio della postposizione delle tariffe sui tecnologici è stato positivo per aziende come Apple, che ha visto il suo titolo crescere del 5%, e Best Buy, che è salito di oltre l’8%.

Analogo effetto anche per il settore delle calzature e dell’abbigliamento, con i titoli di rivenditori come Nike, Kohl e Nordstrom in crescita sostenuta. E anche i produttori di giocattoli ne hanno beneficiato, con Hasbro e Mattel che sono cresciute oltre il 4%.

Altri articoli presenti nell’elenco dei beneficiari di un rinvio comprendono prodotti alimentari e da cucina, numerosi prodotti chimici, fuochi d’artificio, prodotti per bambini e attrezzature sportive.

Non è stato ancora specificato quali articoli verranno definitivamente rimossi dall’elenco, ma è stato dichiarato che verrà condotto un “processo di esclusione per i prodotti soggetti a tariffa aggiuntiva”.

Trump ha detto martedì che la sua decisione di ritardare le tariffe prima della stagione natalizia è stata presa per evitare un impatto sullo shopping natalizio. Inoltre ha detto che questi ritardi “aiutano molte persone”.

Separatamente, il ministero del Commercio cinese ha dichiarato che il vice premier Liu aveva parlato telefonicamente con il rappresentante commerciale degli Stati Uniti Robert Lightizer e il segretario al Tesoro Steven Mnuchin e che i tre hanno concordato di parlare nuovamente tra due settimane. La prossima tornata di colloqui commerciali avrà avuto luogo a settembre, dopo l’entrata in vigore delle tariffe.

L’incertezza sulla guerra commerciale ha pesato sui mercati in questi mesi. Le azioni statunitensi hanno avuto il loro risultato giornaliero di tutto l’anno il 5 agosto, quando la Cina ha indebolito la sua valuta, varcando la soglia del 7 yuan per dollaro e ha dichiarato che avrebbe fermato le importazioni di prodotti agricoli dagli Stati Uniti.

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