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Traffico Ip, in Italia triplicherà in 5 anni: boom dello IoT

I dati del Cisco Visual Networking Index: si prevedono più di un miliardo di nuovi utenti e dieci miliardi di nuovi dispositivi e connessioni. Crescita più sostenuta per smartphone e tablet: +43% l’anno fino al 2020

Pubblicato il 16 Giu 2016

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Il traffico Ip su scala globale è destinato a crescere del 22% in cinque anni, mentre in Italia aumenterà nello stesso arco di tempo del 26%, arrivando a triplicare entro il 2020. E’ quanto emerge dallo studio Cisco Visual Networking Index (VNI) Complete Forecast 2015-2020. A trainare la crescita oltre un miliardo di nuovi utenti Internet su scala globale, che porteranno il totale dei tre miliardi del 2015 a 4,1 miliardi entro il 2020. In Italia nel 2020 la popolazione Internet supererà i 42 milioni (pari al 71% della popolazione) rispetto ai 38 del 2015 (che rispecchiavano il 64% della popolazione) nel 2015.

Al di là dell’aumento del numero degli utenti, ad avere l’impatto maggiore sull’aumento del traffico in rete sono la trasformazione digitale, basata sull’adozione di dispositivi personali e l’attivazione di connessioni machine-to-machine (M2M). Nel corso dei prossimi cinque anni, le reti IP globali supporteranno fino a 10 miliardi di nuovi dispositivi e connessioni, passando da 16,3 miliardi nel 2015 a 26,3 miliardi entro il 2020. Secondo le proiezioni i dispositivi e le connessioni pro-capite saranno 3,4 entro il 2020, rispetto ai 2,2 nel 2015. Rispetto all’Italia, saranno 482,3 milioni i nuovi dispositivi connessi nel 2020, rispetto ai 276,9 del 2015, con 8,1 dispositivi connessi a testa, rispetto a 4,6 del 2015.

Le innovazioni nell’ambito dell’Internet of Things (IoT), spiega Cisco in una nota, continuano a favorire la crescita del traffico IP nel mercato. Le applicazioni come la videosorveglianza, i contatori intelligenti, le soluzioni digitali per il monitoraggio della salute così come altri servizi M2M stanno generando nuovi requisiti di rete e una crescita del traffico. Globalmente, le connessioni M2M cresceranno di quasi tre volte, passando da 4,9 miliardi nel 2015 a 12,2 miliardi entro il 2020, rappresentando circa la metà (46%) del totale di dispositivi connessi. In Italia, i moduli M2M nel 2020 rappresenteranno il 66% (316.0 million) di tutti i dispositivi connessi rispetto al 50% (138.4 million) del 2015, pari a una crescita annua del 18% (CAGR). Il segmento consumer dei dispositivi medici connessi sarà il settore con la maggior crescita (a cinque cifre) di connessioni M2M dal 2015 (144 milioni) al 2020 (729 milioni). Il segmento dei dispositivi home connessi registrerà il più grande volume di connessioni M2M nel corso del periodo preso in esame con 2,4 miliardi di connessioni nel 2015 che diventeranno 5,8 miliardi entro il 2020 – circa la metà di tutte le connessioni M2M.

I servizi e i contenuti video continueranno ad essere le applicazioni dominanti rispetto a tutte le altre. Il video su Internet rappresenterà il 79% del traffico Internet globale entro il 2020, rispetto al 63% nel 2015 (lo stesso in Italia, dove il traffico video rappresenterà il 79% del traffico Internet complessivo, in salita dal 60% del 2015). Nel mondo, entro il 2020, si raggiungeranno tre trilioni di minuti al mese di video su Internet, che corrispondono a cinque milioni di anni di video al mese, o a circa un milione di minuti video ogni secondo. Il video Internet HD e Ultra HD costituiranno l’82% del traffico video Internet entro il 2020, rispetto al 53% nel 2015, in Italia, il video HD e Ultra HD costituirà il 69% del traffico video Internet entro il 2020, rispetto al 33% del 2015.

A fronte di una maggiore dipendenza dalle reti mobile e fisse a banda larga, la sicurezza sta diventando un fattore sempre più importante per i service provider, le agenzie governative, le aziende e i consumatori. Per la prima volta dall’emissione di questo studio, Cisco ha collaborato con Arbor Networks per quantificare le minacce attuali e future provenienti dagli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service). Gli attacchi DDoS possono paralizzare le reti, inondando i server e i dispositivi di rete con traffico proveniente da più fonti IP. Secondo le nuove analisi DDoS, questo tipo di violazioni possono rappresentare fino al 10% del traffico Internet totale di un paese. Nel corso dei prossimi cinque anni, gli attacchi DDoS cresceranno da 6,6 milioni a 17 milioni. Queste prime constatazioni, sottolineano l’esigenza di misure di sicurezza più ampie per proteggere i dati e ridurre l’esposizione della rete a tali rischi.

“La trasformazione digitale sta toccando miliardi di consumatori e utenti aziendali di tutto il mondo – afferma Doug Webster, vice president of service provider marketing di Cisco – L’innovazione è fondamentale per Cisco e per i propri service provider clienti per fornire servizi e esperienze scalabili, sicure e di elevata qualità su tutti i tipi di infrastrutture di rete a banda larga”.

“Internet è sempre più nelle nostre mani: entro il 2020, gli smartphone genereranno il 30% del traffico IP totale, mentre il contributo del traffico IP totale del PC scenderà al 29%, e in Italia questo sorpasso avverrà con il 32% di traffico da Smartphone e 28% da PC – agginge Gianluca Baini, Global Service Provider Leader di Cisco – Gli smartphone stanno diventando uno strumento di comunicazione mobile che non solo ci permette di comunicare 1-a-1, ma 1-a-molti con le piattaforme di social media. Questi dispositivi ci permettono anche di monitorare, gestire e controllare una miriade di altre risorse e servizi a distanza (PVR / DVR, case connesse, dispositivi intelligenti di vario tipo). Con gli smartphone possiamo anche vedere e condividere vari file multimediali e pagare beni e servizi. E’ un traguardo importante.”

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