IL SUMMIT

Digitale e aiuti di Stato, Urso: “Sì a regole più flessibili, ma no al liberi tutti”

Il ministro delle Imprese incontra il Commissario Ue Breton. Piena condivisione con l’Europa sulle azioni di contrasto all’Inflation reduction act degli Usa e ai piani di investimento della Cina nei settori ad alto contenuto tecnologico. “Decisione comune per evitare la fuga delle imprese e garantire autonomia strategica”

Pubblicato il 07 Feb 2023

Adolfo Urso

Transizione digitale, Green Deal e Aerospazio, piena condivisione tra il governo italiano e l’Europa nelle strategia di risposta all’Ira (Inflation reduction act), il provvedimenti varato dal presidente Usa, Joe Bide, che stanzia 738 miliardi di sussidi per convincere le imprese a tornare a investire negli Stati Uniti. E che impatta soprattutto sui settori tecnologici e verdi.

“L’incontro con il commissario Breton e quello con la Presidenza svedese ci hanno confortato sulla strada che abbiamo indicato per dare una risposta non solo all’Ira americana ma soprattutto alla sfida globale della Cina e più in generale dell’Asia”, ha sottolineato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Aldofo Urso, dopo l’incontro con il Commissario al Mercato Interno che ha preceduto l’avvio della riunione del Consiglio competitività che si è aperto questa mattina a Stoccolma.

Focus su digitale ed aerospazio

“È necessaria la chiarezza degli obiettivi e una decisione comune per evitare la fuga delle imprese europee e garantire autonomia strategica dell’Europa non solo nella produzione energetica nella fase di transizione ecologica, ma anche negli altri settori strategici come il digitale, la farmaceutica, l’alimentazione e l’aereospazio”.

“Ho espresso pieno sostegno a quanto delineato dal Commissario in merito alla revisione degli aiuti di Stato, che non deve essere un “via liberi tutti”, soprattutto a quanto ci ha espresso in merito alla flessibilità nell’uso delle risorse comunitarie e ad una architettura finanziaria che non si limiti al pieno utilizzo con criteri di flessibilità dei fondi esistenti ma anche alla creazione di un Fondo sovrano europeo”, ha commentato Urso.

L’incontro con il ministro svedese Ebba Busch

Già ieri sera il ministro Urso aveva avuto un incontro con il ministro svedese Ebba Busch – la Svezia è presidente di turno della Ue – nel quale hanno condiviso “la necessità di una risposta rapida e comune per garantire competitività delle imprese europee nelle sfide del mercato globale, nella consapevolezza che saranno decisioni “storiche” per il futuro di tutto il continente”

Pnrr e fondi coesione, la proposta di revisione del governo italiano

L’incontro tra Urso e le istituzioni europee avviene a qualche giorno di distanza dal parere sulle modifiche agli aiuti di Stato inviato alla Commissione Ue, in cui è contenuta la proposta italiana di ridiscutere le priorità dei fondi strutturali e dei Pnrr.

Secondo il governo italiano, per limitare gli effetti distorsivi degli aiuti di Stato statunitensi, l’Ira appunto, bisogna creare una massa critica di risorse mettendo insieme diverse forme di investimenti pubblici e privati, nazionali ed europei. L’obiettivo è assicurare nel breve termine un margine di manovra per rivedere le priorità degli investimenti dei Pnrr e delle politiche di coesione che “non possono più essere implementati a causa di un contesto radicalmente mutato – si legge nel documento – e permettere la riallocazione dei fondi già disponibili a supporto dei settori strategici”, in primis digitale, green e aerospazio”, Infine secondo il governo  sarebbe anche l’occasione per riconsiderare “con molta attenzione il ruolo che possono giocare altre istituzioni Ue, in particolare il Mes e la Bei”.

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