L'INTESA

Trattato del Quirinale, il digitale leva strategica dell’asse Italia-Francia

Nell’accordo siglato da Draghi e Macron, i due Paesi si impegnano ad approfondire la cooperazione su cybersecurity, cloud, intelligenza artificiale, condivisione dei dati e quantum computing. Space economy: patto Colao-Le Maire

Pubblicato il 26 Nov 2021

draghi macron

Italia e Francia favoriscono “l’attuazione di un’ambiziosa politica industriale europea orientata alla competitività globale delle imprese e a facilitare la realizzazione della doppia transizione digitale ed ecologica dell’economia europea“. Lo prevede l’articolo 5 del Trattato del Quirinale relativo alla ‘Cooperazione economica, industriale e digitale‘.

Il Trattato per una cooperazione bilaterale rafforzata è stato firmato oggi a Roma dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. I capitoli del trattato vanno dagli affari esteri, la sicurezza e difesa, passando per le politiche migratorie, giustizia e affari interni, istruzione, spazio, sviluppo sociale, cultura e giovani, cooperazione transfrontaliera, fino ad arrivare per l’appunto alla cooperazione economica, industriale e digitale.

L’impegno per lo sviluppo strategico del digitale e della green economy

Su questo fronte, le parti “agiscono per realizzare l’obiettivo dell’autonomia strategica dell’Unione Europea, a partire dai settori delle transizioni energetica e digitale, delle nuove tecnologie, della sanità, della difesa e dei trasporti, in particolare promuovendo dei progetti a sostegno dell’occupazione e degli attori economici locali”. Inoltre si riconosce “l’esigenza di salvaguardare l’integrità del Mercato unico, sostenendo un’equa concorrenza sia tra le imprese dell’Unione, sia tra le imprese europee e quelle dei Paesi terzi, promuovendo al contempo l’innalzamento degli standard sociali e ambientali”. Previsto anche il rafforzamento delle “collaborazioni industriali bilaterali”, nonché la promozione “di iniziative congiunte che contribuiscono alla valorizzazione delle catene del valore strategiche europee. Esse facilitano la partecipazione delle piccole e medie imprese a tali progetti e il loro finanziamento tramite fondi e programmi europei”.

Gli obiettivi sul fronte delle nuove tecnologie

Entrando più nello specifico del capitolo digitale, le parti si impegnano ad approfondire la loro cooperazione in settori strategici per il raggiungimento di questi obiettivi, “quali le nuove tecnologie, la cyber-sicurezza, il cloud, l’intelligenza artificiale, la condivisione dei dati, la connettività, il 5G-6G, la digitalizzazione dei pagamenti e la quantistica”. Esse si impegnano a lavorare per una migliore regolamentazione a livello europeo e per una governance internazionale del settore digitale e dello spazio cibernetico.

Un’alleanza su cui potrà fare sponda anche la recente proposta di Irefi (l’Istituto per le relazioni economiche Italia-Francia) per agevolare gli investimenti nella Regione Parigi – Ile-de-France, con un focus su tecnologie digitali, cloud, cybersecurity e deep tech, da utilizzare per identificare soluzioni ai grandi problemi sociali e ambientali di questi anni.

Il digitale costituirà una leva strategica anche per la prevenzione e la lotta contro la corruzione e le frodi, l’evasione e l’elusione fiscale. Nel trattato, Italia e Francia hanno convenuto sulla necessità di intensificare la collaborazione tra i loro “Anti-Fraud Coordination Services” e le loro amministrazioni fiscali.

L’intesa per il settore spaziale

Vittorio Colao, Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale e Bruno Le Maire, Ministro dell’Economia, delle Finanze e della Ripresa, hanno concordato le conclusioni del gruppo di alto livello sul comparto spaziale avviato lo scorso settembre. I ministri riconoscono che il settore è fondamentale per la competitività europea e costituisce un prerequisito per le capacità strategiche di entrambi gli Stati. L’accesso autonomo dell’Europa allo spazio deve essere preservato e rafforzato.

L’accordo italo-francese sui lanciatori firmato oggi dai ministri conclude tre mesi di intense trattative. Consolida la cooperazione tra Italia e Francia sui lanciatori, costruita sui futuri sistemi Ariane 6 e Vega C, affinché l’Europa possa svolgere appieno il suo ruolo di leader in un settore in continua evoluzione. L’accordo pone le basi per una maggiore competitività della propulsione sia liquida che solida grazie alle ottimizzazioni industriali e alla cooperazione rafforzata concordata dai gruppi di lavoro. L’intesa prevede inoltre ulteriori sviluppi tecnologici che consentiranno di posizionare Ariane sul mercato emergente delle mega-costellazioni e riconosce l’ambizione dell’Italia nell’Osservazione della Terra.

Per supportare la collaborazione attraverso i vari ambiti circoscritti dall’intesa, il Trattato ha istituito infine un Forum di consultazione fra i Ministeri competenti per l’economia, le finanze e lo sviluppo economico, che si riunirà con cadenza annuale al fine di assicurare un dialogo permanente nell’ambito di due distinti segmenti: il primo verte sulle politiche macro-economiche, il secondo sulle politiche industriali, sull’avvicinamento dei tessuti economici di Italia e Francia, sul mercato interno europeo e sulle cooperazioni industriali che coinvolgono imprese dei due Paesi.

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