Voglio andare da Verona a Brescia in treno. Su Google digito “treni orari prezzi”. Mi porta a trenitalia.com, dove ci sono soltanto orari e costi delle “Frecce”. Mi domando se da Verona a Brescia non vi siano treni locali a prezzi migliori. Chi mi attende a Brescia assicura che ci sono: li patisce quotidianamente. Ma come faccio a sapere orari e prezzi?
Reinterrogo Google: “orari Verona Brescia treni locali“. La pagina di risposta è occupata da “Trenitalia” e dal solito elenco di costose “Frecce”. In quinta posizione adocchio http://www.trenord.it/it/servizi/motore-orario.aspx. Ho finalmente la maschera dei treni locali Verona-Brescia. Inutile. Una nota avverte che tutte le soluzioni di viaggio contrassegnate con N/D al momento non sono acquistabili. Guarda caso, tutti i treni sono contrassegnati “N/D”. Ma chi è trenord.it? Una nota informa che Trenord è nata il 3 maggio 2011 da varie competenze di Trenitalia. Capisco, ma mi ostino: voglio comprare il biglietto online.
Dopo una ricerca laboriosa, approdo sul portale di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana). Niente orari in home page. Clicco a caso sulla pagina “stazioni” e nel piccolo side bar di destra si rimanda a “quadri orari online”. Individuo il mio treno, ma l’acquisto online non è consentito e una nota per i treni locali avverte: ”controllare la periodicità”. Scopro che i treni locali sono programmati in modo da costringerti a prendere le Frecce. Alla fine, il treno dovrebbe partire alle 13.26; arriva in ritardo, è lercio e rumoroso. Giugno 2013, come a Timbuctu. Mauro Moretti, nell’ultimo CdA di Fs, si è gratificato di un premio di produzione. Si può sapere quanto?
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