Donald Trump sceglie un “approccio” moderato ai limiti agli investimenti cinesi negli Stati Uniti, respingendo le misure più draconiane che avrebbero portato a restrizioni agli investimenti cinesi per furto della proprietà intellettuale. Il presidente americano sostiene – riferiscono funzionari dell’amministrazione – la spinta bipartisan del Congresso per ampliare l’autorità del Committee on Foreign Investment, l’organismo che rivede gli investimenti negli Usa sulla base della sicurezza nazionale. I poteri del comitato saranno ampliati per affrontare i timori legati alle acquisizioni cinesi negli Stati Uniti solo per acquistare tecnologia di valore e rubare segreti commerciali.
”Ho notato spesso che alcuni paesi dirigono investimenti in società e asset americani per ottenere tecnologia e proprietà intellettuale in industrie che reputano importanti – spiega Donald Trump illustrando al sua decisione di non imporre nuovi limiti agli investimenti cinesi – Il segretario al Tesoro mi ha fatto notare come il Congresso ha compiuto significativi progressi nell’ammodernare gli strumenti che proteggono le nostre tecnologie. Le norme in via di approvazione, conosciute come Foreign Investment Risk Review Modernization Act, rafforzeranno la nostra capacità di proteggere gli Stati Uniti da nuove minacce poste da investimenti stranieri sostenendo, allo stesso tempo, un clima di investimenti aperti”.
“Nel caso in cui il Congresso non dovesse approvare le nuove regole più dure per proteggere i gioielli alla corona della tecnologia e della proprietà intellettuale americana, darò ordine – aggiunge Trump – alla mia amministrazione di adottare nuovi strumenti, messi a punto nell’ambito dei poteri già esistenti, a livello globale”.
Inizialmente il dipartimento del Tesoro intedeva vietare alle aziende di proprietà cinese almeno al 25% di comprare aziende americane con “tecnologie industrialmente significative.