Il presidente Usa Donald Trump blocca l’operazione tra Broadcom e Qualcomm. L’azienda americana ha ricevuto un ordine presidenziale che intima di far decadere “immediatamente e permanentemente” la proposta di acquisizione da parte di Broadcom Limited, l’azienda di chip con sede a Singapore (ma che puntava a trasferire la sede negli Usa). Ai sensi dell’ordine presidenziale, inoltre, tutti i direttori di Broadcom candidati sono interdetti dal candidarsi come direttori di Qualcomm.
L’Opa lanciata da Broadcom e rifiutata da Qualcomm avrebbe ridisegnato la prossima generazione delle tecnologie mobile, soprattutto la rete di prossima generazione realizzata sullo standard 5G. In una nota diffusa dalla Casa Bianca, Trump ha spiegato che l’acquisizione – la più grande mai proposta nel settore tecnologico con un valore di 142 miliardi di dollari – minacciava di “mettere a repentaglio la sicurezza nazionale” degli Stati Uniti. Per questo Trump ha deciso di accogliere la raccomandazione del Committee on Foreign Investment americano (Cfius), un panel presieduto dal segretario al Tesoro che monitora gli investimenti stranieri negli Stati Uniti e che in passato ha bloccato vari takeover di società americane da parte di gruppi stranieri.
La decisione di Trump viene interpretata dai media americani in chiave difensiva-aggressiva contro la Cina. Secondo la Commissione che indaga sugli investimenti stranieri negli Stati Uniti l’offerta avanzata da Broadcom rischiava danneggiare la società californiana e diminuiva gli investimenti in R&S, aprendo di fatto la strada al colosso cinese Huawei destinato a diventare dominante.
Il presidente Usa ora esige aggiornamenti settimanali sull’operazione di interruzione del deal. Ha dato mandato al segretario di Giustizia di compiere i passi adeguati per fare rispettare i suoi ordini: includono la squalifica dei candidati di Broadcom a essere eletti nel cda di Qualcomm. L’azienda Usa “non può accettare le nomine di o i voti di quei candidati”, dice la nota di Washington. Nell’assemblea annuale dei soci, slittata dal 6 marzo al 5 aprile su volere del Committee on Foreign Investment – voleva prendere tempo per studiare il caso – Broadcom puntava a ottenere la maggioranza del cda di Qualcomm e portare avanti i suoi piani di acquisizione. L’intervento di Trump, riportano i media Usa, è arrivato alla fine di una giornata in cui i funzionari del Cfius avevano accusato Broadcom di avere infranto gli ordini cercando di anticipare il trasferimento del domicilio negli Usa.