Sono sempre di più i turisti che si affidano alle piattaforme online per prenotare le proprie vacanze in Europa: a evidenziarlo è Eurostat, che ha appena pubblicato i dati sul secondo trimestre del 2023. Tra aprile e giugno, infatti, gli ospiti hanno trascorso 153 milioni di notti, il 15,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2022, in strutture per l’affitto a breve termine in Europa prenotate tramite Airbnb, Booking, Expedia o TripAdvisor.
Superati i numeri pre-pandemia
Le prenotazioni del periodo rimangono superiori a quelle del periodo pre-pandemia – certifica Eurostat, tanto da arrivare a infrangere diversi record mensili. E’ il caso, ad esempio, di aprile, quando i pernottamenti prenotati tramite le piattaforme online sono stati 46,7 milioni, con un + 19,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Un trend in crescita progressiva, tanto che a maggio i pernottamenti sono stati 47,6 milioni, a +22,6% rispetto al quinto mese del 2022, per arrivare ai 58,7 milioni di notti di giugno (+8,4%).
Le destinazioni invernali preferite per il primo trimestre
Contestualmente ai dati generali sul secondo trimestre Eurostat pubblica anche le informazioni regionali sulle prenotazioni riferite al primo trimestre dell’anno, come previsto dall’accordo che la Commissione europea ha stipulato a marzo 2020 con le quattro piattaforme online.
Nell classifica sui luoghi più apprezzati dai turisti che hanno prenotato online per soggiorni brevi da gennaio a marzo emergono Rhône-Alpes, in Francia, con 5,2 milioni di notti, insieme alle regioni di Canarias (5,0 milioni) e Andalusia in Spagna, rispettivamente con 5 milioni e 4,3 milioni di notti. Nelle posizioni di vertice anche il Tirolo, con 1,2 milioni di pernottamenti. In generale, tra le prime 20 regioni, la Francia e la Spagna ne contano cinque, l’Italia e il Portogallo tre, l’Austria due, mentre la Polonia e l’Ungheria una ciascuna.