Via ai nuovi tax credit per spingere la digitalizzazione delle imprese turistiche. La Direzione Generale del Turismo del Mibact comunica che sono disponibili sul sito del ministero i nuovi crediti di imposta 2017 riqualificazione e digitalizzazione, voluti dal ministro Dario Franceschini e introdotti con il decreto Art Bonus per favorire gli investimenti per l’ammodernamento e l’innovazione del settore.
Sono 2084 le imprese ammesse al credito d’imposta del 30% per le spese effettuate per mobilio e ristrutturazioni nell’anno 2016 da imprese ricettive, per un totale di 50 milioni di euro riconosciuti, mentre per il tax credit digitalizzazione sono stati riconosciuti circa 8,5 milioni di euro a 2504 realtà ammesse alla deducibilità del 30% delle spese sostenute dalle imprese del comparto per la realizzazione di servizi online per la promozione e la commercializzazione dell’offerta turistica di imprese ricettive, agenzie di viaggi e tour operator. Le due agevolazioni fiscali, pertanto, hanno attivato investimenti per oltre 180 milioni di euro consentendo l’ammodernamento di strutture e modalità di promozione turistica.
Il riconoscimento dei crediti avviene seguendo l’ordine cronologico di arrivo delle domande, a prescindere dalla natura della richiesta, salvo verifica dei requisiti soggettivi, oggettivi e formali delle medesime domande.
“La tax credit è uno strumento concreto per il rilancio del settore turistico e per migliorare la qualità dell’offerta. I quasi 60 milioni di euro che da oggi sono disponibili per le imprese ricettive ammesse al credito d’imposta del 30% per le spese effettuate nel 2016 sia per le ristrutturazioni che per la digitalizzazione sono un incentivo importante per il settore. Nella prossima legge di stabilità inizieremo a ragionare su come renderli strutturali – spiega Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo – Gli interventi del governo con le tax credit – aggiunge – sono stati utili ed efficaci ed hanno riscosso un grosso successo. Il credito d’imposta ha molteplici benefici: i turisti hanno l’opportunità di godere di un’offerta riqualificata del servizio alberghiero e le imprese di settore possono riacquisire una maggiore competitività e puntare sull’innovazione”.
“Un aspetto che mi preme sottolineare è la possibilità di puntare sull’utilizzo di materiali sostenibili come, ad esempio, il legno che può essere utile nelle zone sismiche per la costruzione delle scuole – conclude Bianchi – Il nostro auspicio è che soprattutto il credito d’imposta per la digitalizzazione possa stimolare ancora di più le imprese alberghiere a investire nelle nuove tecnologie che sono il futuro per il turismo in Italia e uno degli asset del Piano Strategico del Turismo”.
Secondo quanto emerge dalla conferenza del Ciset sul Turismo internazionale, l’82% di turisti italiani ed esteri decidono l’alloggio online, il 58% di turisti esteri in Italia prenotano sul web, così come il 48% di italiani all’estero. Valeria Minghetti, ricercatrice del Ciset, ha sottolineato che quanto ai canali, il 60% degli italiani che vanno all’estero e il 57/58% di turisti esteri in Italia utilizza i cosiddetti Olta (agenzie on-line e portali di prenotazione), mentre il 30/35% si orienta direttamente sui siti delle strutture ricettive. Un altro fenomeno, dato per morto negli Stati Uniti, ma in decisa affermazione in Europa, è quello del ‘billboard effect’: l’utilizzo degli Olta come una sorta di catalogo, prenotando poi direttamente al fornitore per ottenere prezzi più bassi.