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Turismo, si torna ai livelli pre-pandemia: sprint dall’e-commerce nei trasporti

Gli acquisti online per gli spostamenti raggiungono i 16,9 miliardi, pari al 71% della spesa complessiva, e i 19,4 miliardi nell’hospitality (54% del totale). Lorenzini: “Digitale driver cruciale di crescita”

Pubblicato il 12 Ott 2023

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Nel 2023 il settore del Turismo in Italia conferma la forte ripresa registrata lo scorso anno e torna finalmente a far segnare una crescita sul valore assoluto del 2019, cioè l’ultimo anno prima delle limitazioni agli spostamenti a causa della pandemia. A trainare il fenomeno è ancora l’e-commerce, che raggiunge i 16,9 miliardi di euro nel settore dei trasporti (71% della spesa complessiva) e i 19,4 miliardi in quello dell’ospitalità (54% del totale).

Sono alcune delle evidenze presentate a Ttg Travel Experience, nell’evento annuale in cui l’Osservatorio Travel Innovation della School of Management del Politecnico di Milano presenta i risultati della ricerca volta a delineare il valore del digitale nell’industria dei viaggi e i trend di innovazione dell’offerta di servizi turistici.

Il fattore e-commerce nel boom del comparto Trasporti

Nel 2023 il comparto dei Trasporti dovrebbe mettere a segno complessivamente (come somma di online e offline nelle tre componenti incoming, domestica e outgoing) 23,7 miliardi di euro, con una crescita del 41% sul 2022 ma soprattutto del 9% sul 2019, l’ultimo anno pre-pandemia che aveva fatto segnare un valore complessivo di 21,7 miliardi.
Anche quest’anno, come detto, l’e-commerce ha giocato un ruolo primario, crescendo più velocemente del mercato totale (+50% sul 2022 se confrontiamo i soli acquisti online) per un totale di 16,9 miliardi di euro.

Se nel 2019 l’incidenza degli acquisti online di comparto era del 55% sul totale, nel 2023 oltre 7 euro spesi su 10 (71%) derivano dal canale digitale; in particolare gli utenti digitali sono molto più propensi a prenotare attraverso canali diretti che indiretti.
“Ad oggi, possiamo affermare che il comparto dei trasporti ha abbondantemente superato i valori del periodo pre-pandemia, in particolare per quanto riguarda il noleggio delle auto a finalità turistica e i viaggi aerei, con entrambi i settori in crescita del 13% rispetto al 2019 soprattutto a causa dell’aumento delle tariffe che, in alcuni casi, sono perfino raddoppiate rispetto al 2022. L’unico leggero dato in controtendenza è quello dei trasporti di terra (treni e bus), sostanzialmente stabile rispetto a quattro anni fa, complice il ritorno dei viaggi di lunga tratta”, afferma Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano.

Le performance delle strutture ricettive

Anche il settore Ricettivo, inteso come somma di alberghiero e extra-alberghiero, è in forte recupero. Considerando sia i flussi incoming che quelli domestici, nel 2023 raggiunge quota 35,8 miliardi, in crescita dell’11% rispetto al 2022, superando del 7% il livello del 2019 quando il totale del comparto (offline più online) valeva 33,4 miliardi di euro.

In questo contesto l’e-commerce raggiunge i 19,4 miliardi di euro (2,9 miliardi in più rispetto al 2022) e continua a crescere a tassi più alti rispetto al totale del mercato soprattutto nella componente diretta, rappresentando nel complesso il 54% del comparto a valore.

“I dati incoraggianti che possiamo osservare oggi, sebbene risultino in parte drogati da un incremento dei prezzi soprattutto dei vettori a lungo raggio, derivano dal recupero del turismo incoming e outgoing, oltre che da una parziale ripresa dei viaggi d’affari”, spiega Eleonora Lorenzini, Direttrice dell’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano. “Il canale digitale si dimostra, ancora una volta, un elemento portante e preferito sia dai viaggiatori che dagli operatori. Questi ultimi dimostrano anche una decisa sensibilità verso le tematiche sociali e ambientali della sostenibilità, che stanno ridefinendo i modelli di business all’insegna della cosiddetta twin transition, dove verde e digitale vanno a braccetto”.

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