Un Twitter totalmente rinnovato con l’obiettivo di diventare un prodotto di massa. Il Ceo della piattaforma di micro-blogging, Dick Costolo, ha provveduto negli ultimi mesi a una sorta di repulisti interno all’azienda, sostituendo i principali top manager con nuovi arrivi, con un obiettivo: raggiungere il miliardo di utenti nel mondo.
È l’analisi del Financial Times, che ricorda come, dopo il debutto in Borsa di Twitter con un’Ipo (Initial Public Offering) alla fine del 2013, la strada sia stata costantemente in salita. In particolare tra gli investitori ha cominciato a diffondersi il timore che la piattaforma, forte di 271 milioni di utenti attivi mensili, non riesca mai a diventare un prodotto “mass-market”.
Ma Costolo, nominato Ceo quattro anni fa per garantire alla giovane startup ideata da Jack Dorsey una più esperta gestione manageriale, ha avviato la sua battaglia per spegnere le paure degli investor e conquistare i vasti territori di Internet. Il primo gesto concreto è stato il cambio di management. Vivian Schiller, capo delle news di Twitter, entrata a far parte della squadra appena un anno fa, se ne è andata la scorsa settimana. Ma è solo l’ultima di una lunga serie di fuoriusciti e licenziati.
A metà giugno è stato allontanato Ali Rowghani, il Coo, ed è stato lo stesso Costolo ad assumere il diretto controllo dello sviluppo di prodotto. Ancora prima avevano lasciato l’azienda Christopher Fry, ex Chief Engineer, e Michael Sippey, ex vicepresidente del prodotto.
A giugno Mike Gupta, ex Cfo, ha lasciato il posto a Anthony Noto, ex Goldman Sachs. A capo dei media ora c’è Katie Jacobs-Stanton, ex funzionario del Dipartimento di Stato Usa: riporta direttamente a Gabriel Stricker, ex pr di Google, che controlla tutto il marketing, i media e le pubbliche relazioni.
Qual è la direzione verso la quale puntano questi cambiamenti? Crescita ed espansione. Secondo Brian Wieser, analista di Pivotal Research, nonostante i suoi otto anni di vita Twitter opera come una startup. Potrebbe essere valutata oltre 30 miliardi di dollari ma non è una cifra elevata per una società che viene spesso messa a confronto con Facebook. La creatura di Mark Zuckerberg, infatti, vanta una capitalizzazione di mercato di 200 miliardi di dollari.
Uomo chiave dell’espansione di Twitter sarà proprio Anthony Noto, che, a detta degli analisti, “sta mettendo la sua impronta in Twitter” e “sistemando un sacco di cose”. Per esempio sta limitando le modalità attraverso le quali possono essere venduti i dati di Twitter, in modo che la company possa controllare meglio i suoi asset.