L'INDISCREZIONE

Twitter, Elon Musk pronto a tagliare il 75% della forza lavoro

Secondo il Washington Post, il magnate di Tesla e SpaceX avrebbe intenzione di ridurre fortemente il personale. Intanto il governo Usa mette l’imprenditore sotto tiro e accende un faro sulle sue attività. In ballo motivi di “sicurezza nazionale”. Al centro la controversa “proposta di pace” e la gestione di Starlink in Ucraina

Pubblicato il 21 Ott 2022

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Elon Musk di nuovo al centro di una bufera mediatica. Che si combatte su un doppio fronte. Mentre da un lato l’imprenditore “minaccia” di licenziare il 75% del personale di Twitter (nel caso l’acquisizione del social andasse in porto), dall’altro l’amministrazione Biden accende un faro sui business del tycoon per motivi di “sicurezza nazionale”: al centro le preoccupazioni del governo per la gestione di Starlink in Ucraina e la recente “proposta di pace” avanzata da Musk per trattare la pace con Putin.

I piani di “snellimento” di Twitter

Intanto il “fronte” Twitter. L’imprenditore di Tesla prevede di licenziare la maggior parte della forza lavoro di Twitter se e quando diventerà proprietario della società di social media, scrive il Washington Post.

Secondo la testata, di proprietà di Jeff Bezos, Musk ha detto di aver pianificato di tagliare quasi 75% di forza lavoro nella sede a San Francisco, lasciando l’azienda con una squadra ridotta. Twitter e un rappresentante dell’avvocato di Musk Alex Spiro non hanno risposto immediatamente alle richieste di commenti.

Lo stesso Musk aveva accennato in passato alla necessità di eliminare parte del personale dell’azienda, ma finora non era mai stato quantificato il taglio. “Licenziare il 75% della forza lavoro è vero che spingerebbe flusso di cassa e redditività più forti – osserva l’analista di Wedbush Dan Ives -. Ma una riduzione così drastica riporterebbe l’azienda indietro di anni”. Secondo gli esperti ritirare gli investimenti sulla moderazione dei contenuti e sulla sicurezza dei dati potrebbe danneggiare Twitter e i suoi utenti lasciando la porta aperta a contenuti dannosi e spam.

Dopo la sua offerta iniziale di 44 miliardi di dollari ad aprile per l’acquisto di Twitter, Musk si è ritirato dall’accordo, sostenendo che Twitter ha travisato il numero di falsi account “spam bot” sulla sua piattaforma. Twitter ha citato in giudizio e un giudice del Delaware ha concesso a entrambe le parti fino al 28 ottobre per elaborare i dettagli. Altrimenti, ci sarà un processo a novembre

Il fronte politico: Biden accende un faro

L’amministrazione Biden sta discutendo se gli Stati Uniti debbano sottoporre alcune delle attività di Elon Musk a una “revisione nazionale”, incluso l’accordo per Twitter e la rete satellitare Starlink di SpaceX, secondo Bloomberg.

Al centro delle criticità la proposta di pace avanzata da Elon Musk (e rigettata dall’Ucraina) e le controversie sulla gestione di Starlink in Ucraina: l’impreditore aveva affermato (sempre su Twitter) che SpaceX rischiava di non poter finanziare più a lungo il suo servizio di connessione satellitare in Ucraina. Affermazione subito seguita da una marcia indietro.

Le discussioni per rivedere le iniziative di Musk sono in una fase iniziale. I funzionari del governo degli Stati Uniti stanno valutando quali strumenti consentirebbero al governo federale di rivedere le iniziative di Musk. Un elemento dell’accordo da 44 miliardi di dollari di Musk su Twitter che potrebbe innescare una revisione è la presenza di investitori stranieri nel consorzio di Musk, secondo Bloomberg. Nel gruppo di investitori il saudita Prince Alwaleed bin Talal e Binance, fondata a Shanghai.

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