Chiude i battenti la filiale italiana di Twitter. Il social network sta vivendo uno dei periodi peggiori della propria storia e a farne le spese è anche l’Italia. Come riporta il Sole24Ore, negli stabili della sede di Milano il gruppo guidato dal country manager Salvatore Ippolito, che conta 16 dipendenti, ha già preparato gli scatoloni in attesa della trattativa avviata dall’azienda con i sindacati.
La chiusura italiana è solo un esempio del piano di ristrutturazione avviato dalla compagnia a stelle e strisce, che prevede sforbiciate ai costi e efficientamento organizzativo. Un turnaround frutto delle difficoltà incontrate negli ultimi mesi, tra cui la concorrenza agguerrita degli altri social che corrono veloci (Snapchat e Instagram su tutti) ma soprattutto l’assenza di compratori, con Disney, Salesforce e Google che dopo timidi interessamenti hanno fatto ben presto marcia indietro.
La situazione non piace affatto al mercato e l’andamento a Wall Street rende evidenti i timori degli investitori: dai circa 26 dollari di metà dicembre il titolo Twitter viaggia in questi giorni sui 18 dollari per azione.