Twitter potrebbe registrare un flusso di cassa positivo nel secondo trimestre. Lo afferma Elon Musk, sottolineando che i conti della piattaforma stanno migliorando nonostante il calo della pubblicità. Musk, del resto, sta mantenendo i conti sotto controllo con una politica aggressiva di taglio dei costi.
La strategia di riduzione dei costi
L’azienda ha ridotto le spese non legate al debito a 1,5 miliardi di dollari, rispetto ai 4,5 miliardi previsti per il 2023, grazie al taglio del 40% dei servizi cloud e alla chiusura di un data center, ha dichiarato Musk, il cui arrivo in società ha anche provocato il licenziamento di migliaia di dipendenti.
Il magnate è intervenuto a una conferenza di Morgan Stanley dedicata agli investitori e trasmessa via web, durante la quale ha dichiarato che è “sorprendente” la scarsa capacità di Twitter di fare soldi con il suo servizio di messaggistica. Musk ha anche precisato che l’azienda deve anche pagare interessi annuali per circa 1,5 miliardi di dollari a causa del debito contratto nell’operazione di acquisizione privata, aggiungendo che la piattaforma è stata colpita da un “massiccio calo della pubblicità”, in parte dovuto alla natura ciclica della spesa pubblicitaria e in parte di natura “politica”.
I problemi sul tavolo di Musk
Come tutti sanno, il social network ha vissuto diversi mesi turbolenti, sia durante le trattative per l’acquisizione da parte di Elon Musk, sia nella fase di assestamento della nuova gestione. Ma non solo: ci sono stati anche ripetuti problemi tecnici. Lunedì il social media ha subito un bug che ha impedito a migliaia di utenti di accedere ai link, la sesta grave interruzione dall’inizio dell’anno, secondo quanto riferito dal gruppo di sorveglianza Internet NetBlocks.
Musk ha dichiarato, in riferimento all’ultimo incidente, che quello che era stato pensato come un piccolo cambiamento per l’1% degli utenti ha finito per essere un cambiamento “catastrofico” per tutti. Ha aggiunto che gli ingegneri stavano facendo “pulizia” in generale del codice del software su cui si basa Twitter. Le preoccupazioni sulla stabilità della piattaforma sono aumentate esponenzialmente proprio con l’arrivo di Musk. All’esodo di massa che si è verificato all’indomani dell’acquisizione hanno infatti preso parte molti ingegneri che si occupavano di riparare e prevenire le interruzioni del servizio.
Il miliardario non si è nascosto dietro un dito e ha ammesso di aspettarsi che ci vorranno alcuni anni per costruire un nuovo team di gestione all’altezza della situazione. Musk ha poi ribadito i suoi piani per introdurre i pagamenti su Twitter e ha detto che prevede che gli utenti possano inviare denaro l’uno all’altro con un solo clic. “Penso che sia possibile diventare la più grande istituzione finanziaria del mondo“, ha dichiarato. Un altro obiettivo è quello di rendere gli annunci più rilevanti sulla piattaforma. Alcuni inserzionisti hanno abbandonato Twitter proprio a causa dell’incertezza su come Musk, che si è definito un “assolutista della libertà di parola”, sta affrontando il tema della moderazione dei contenuti. Ma, come riportato dal Financial Times, pare che le autorità di regolamentazione dell’Unione Europea abbiano esortato Musk ad assumere più moderatori di contenuti per conformarsi al framework normativo in arrivo.