Twitter lancia Fabric, una nuova piattaforma che cerca di riportare la pace tra gli sviluppatori di applicazioni e il social network, visto il rapporto controverso degli ultimi tempi. All’inizio della sua storia il social network ha incoraggiato gli sviluppatori a creare applicazioni, salvo poi mettergli i bastoni tra le ruote producendo applicazioni che entravano in competizione con quelle delle società esterne (come quando creò una app per condividere fotografie che chiuse il mercato a Twitpic e Yfrog). Adesso l’amministratore delegato Dick Costolo ha lanciato questa nuova piattaforma che potrebbe perlomeno smorzare questi attriti.
Essa include tre kit che le società esterne possono usare insieme alle loro app, frutto delle ultime acquisizioni di Twitter: Crashlytics, che ha messo a punto un sistema per rilevare i problemi che fanno chiudere inaspettatamente le app, MoPub, società che si occupa di pubblicità online, e Digits, un sistema che permette di accedere a Twitter con il proprio numero di telefono. Costolo ha presentato la piattaforma durante la conferenza Flight, la prima dedicata a sviluppatori mobile. Fabric dovrebbe aiutare gli sviluppatori a risolvere bug, a monetizzare le loro invenzioni e integrarle meglio con i profili utente. Come ricorda il Financial Times, l’iniziativa rappresenta una nuova opportunità di business per Twitter, che oggi raccoglie la maggior parte dei suoi profitti dalla pubblicità.
Oltre a questo Twitter punterà una serie di acquisizioni per trasformarsi in una piattaforma mobile per trasformarsi in una piattaforma mobile in grado di competere con le più grandi rivali, Google, Apple e Facebook in testa. Fabric inoltre permetterà attraverso poche linee di codice di inserire nelle app degli sviluppatori la timeline di Twitter, cosa che prima comportava ore di lavoro.