Twitter vale sempre di più. Lo statunitense BlackRock, tra i principali gestori di fondi al mondo, ha lanciato un’offerta da 80 milioni di dollari per acquistare titoli dai dipendenti: una cifra che ha fatto schizzare la valutazione della società a oltre 9 miliardi di dollari, ovvero il 10% in più rispetto all’ultima importante raccolta fondi della società nell’autunno del 2011.
Come riferisce il Financial Times, l’ingresso di BlackRock, con una quota stimata in quasi l’1%, fa parte di una strategia mirata ad allargare il novero dei grandi investitori nel gruppo ed aumentarne la credibilità e solidità finanziaria.
L’attuale valutazione rappresenta un’impennata di circa un miliardo (+ 12%) rispetto al 2011, quando un’iniezione di capitali guidata da Dst Global aveva attribuito a Twitter un valore attorno agli 8 miliardi.
Peraltro, come rilevano gli analisti, l’aumento di valore avviene in un contesto particolare per la Silicon Valley: Apple non è più al top a livello internazionale per capitalizzazione del mercato mentre Intel e Microsoft fanno fatica ad adattarsi al cambiamento di scenario che vede smartphone e tablet prevalere sempre più sui pc.
Secondo indiscrezioni, la piattaforma di microblogging potrebbe presentare la documentazione per l’Ipo (Initial public offering) tra fine 2013 e inizio 2014, quando i suoi ricavi dovrebbero aumentare, secondo le previsioni, di circa un miliardo di dollari.
Lanciato nel 2006, il social di Jack Dorsey ha raddoppiato il numero degli utenti nel 2010, raggiungendo quota 200 milioni (12,7 nuovi iscritti al secondo). Proprio nel 2010 ha messo a punto un modello di business che consente a utilizzatori e marchi di promuoversi e farsi pubblicità. Nel 2011 valeva meno di 8 miliardi di dollari, cifra in ogni caso superiore di 3,7 miliardi rispetto a soli sette mesi prima. E maggiore anche rispetto alla capitalizzazione di Zynga e Groupon, che valgono rispettivamente circa 1,9 miliardi di dollari e 3,4 miliardi di dollari.