IL DOSSIER

Twitter, Musk sotto indagine della Sec: richiesta di chiarimenti sul deal

Aperta un’inchiesta che punta a chiarire la condotta del managerin relazione all’acquisizione. A diffondere la notizia il social network

Pubblicato il 14 Ott 2022

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Elon Musk è indagato dalle autorità statunitensi, e in particolare dalla Sec, per “la sua condotta in relazione all’acquisizione” di Twitter. A dirlo è la stessa società di social media, che cita una serie di documenti depositati in tribunale.

Le richieste degli avvocati di Twitter

Gli avvocati della società a cui fa capo la piattaforma di microblogging hanno affermato di aver richiesto copie della “corrispondenza sostanziale” tra Musk e le autorità federali sulla presunta indagine “mesi fa”, ma il team legale del miliardario non è riuscito a produrle. I documenti in questione includono una email del 13 maggio alla Securities and Exchange Commission e una presentazione alla Federal Trade Commission, secondo una lettera inviata al giudice Kathaleen McCormick presso il tribunale del Delaware. La lettera risale alla scorsa settimana ma è stata depositata in tribunale solo ieri.

L’istanza, del resto, è stata presentata il 6 ottobre, ma è emersa soltanto nelle ultime ore. La Sec, l’agenzia federale di controllo della Borsa, aveva inviato il 4 aprile a Musk richiesta di chiarimenti su come si era mosso con le azioni di Twitter. Il miliardario aveva spiegato di aver acquisito più del 9%, e poi era passato a lanciare l’ormai famosa offerta pubblica da 44 miliardi di dollari.

Ma l’attenzione delle autorità è sull’andamento della quotazione dei titoli, legato anche alle dichiarazioni pubbliche e sui social dello stesso miliardario. La Sec stava cercando informazioni relative a un tweet pubblicato da Musk a maggio, che indicava che “l’accordo non può andare avanti” fino a quando la società non gli fornirà maggiori informazioni sugli account di spam e frode sulla piattaforma.

I legali della piattaforma social vogliono ora poter consultare la corrispondenza tra l’acquirente e la Federal Trade Commission, per capire se ci sono state irregolarità. Gli avvocati ritengono che lo scambio di informazioni tra Musk e le autorità federali potrebbe fornire un assist a Twitter per costringere il fondatore di Tesla a chiudere l’accordo che era stato bloccato mesi fa e poi rilanciato la scorsa settimana. Uno dei legali di Musk, Alex Spiro, ha definito la richiesta di Twitter un “diversivo”.

Le resistenze di Musk

Gli avvocati che rappresentano Twitter hanno affermato che la società ha chiesto per la prima volta i materiali relativi all’indagine il 22 luglio e che il team legale di Musk non ha ottemperato, parlando di “privilegio investigativo”, secondo il documento depositato.

“Attraverso i legali, ha scambiato corrispondenza sostanziale con quelle autorità in merito alle loro indagini”, documenti che “riguardano questioni chiave in questo contenzioso“, hanno scritto gli avvocati di Twitter alludendo alla battaglia legale in Delaware, sospesa fino al 28 ottobre, data entro la quale Musk dovrà finalizzare l’operazione o affrontare, con esiti più che incerti, il tribunale.

Il team legale di Twitter ha aggiunto che la produzione dei documenti “non creerebbe alcun onere reale, perché sono un insieme discreto di materiali facilmente identificabili all’interno dei file degli avvocati che li hanno scritti, esaminati o ricevuti”.

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