Twitter spinge sulla Borsa. La società sta programmando l’emissione di debito per il valore complessivo di 1,5 miliardi di dollari. Il collocamento avrà luogo in due tranche, entrambe composte da obbligazioni convertibili del valore di 650 milioni di dollari l’una, con maturità rispettivamente a 5 e a 7 anni. La società consentirà ai potenziali investitori di sottoscrivere bond di entrambe le tranche per ulteriori 100 milioni di dollari. I proventi dell’operazione saranno utilizzati per “finalità aziendali generiche”, spiega un comunicato del microblogging.
La volontà di finanziarsi adesso attraverso un’emissione di bond convertibili è in linea con quanto già fatto da altre big del web – Google, eBay e Netflix.
Diventata una public company a novembre 2013 dopo una Ipo del valore di 2 miliardi di dollari, Twitter aveva già ottenuto prima della quotazione una linea di credito da 1 miliardo.
Le manovra finanziare mirano – secondo gli analisti – a rafforzare le strategie messe in campo con l’obiettivo di affermarsi come social network di massa. E proprio per aumentare in maniera massiccia i suoi utenti, Twitter punta alla alla targetizzazione. Non a cas, di recente ha acquisito TapCommerce, una piccola società che si occupa di classificare i clienti in base alle app che questi hanno scaricato. Questi sforzi sono stati premiati, e i ricavi derivanti dall’advertising sono più che raddoppiati rispetto ad un anno fa a 277 milioni di dollari. Di questi, circa l’81% deriva dagli spazi pubblicitari venduti su piattaforme mobile. Alla luce di questo miglioramento, gli analisti di eMarketer stimano che Twitter riesca a ritagliarsi quest’anno una quota nel mercato degli ad mobile, dominato da Facebook e Google, del 2,8% dal 2,4% calcolato in precedenza. Per il trimestre appena iniziato il social network conta di mettere a segno ricavi in un range compreso tra i 330 e i 340 milioni di dollari, mentre gli analisti stimano un più cauto 232,7 milioni usd. Per l’intero esercizio fiscale, la società ha alzato la proiezione dei ricavi a 1,31/1,33 miliardi di dollari dagli 1,2/1,25 calcolati in precedenza.