Twitter non trova compratori e non riesce a ingranare la marcia della crescita convincendo il mercato che la sua piattaforma è ancora un modello di social network, e di business, efficace e redditizio. Ora la crisi si fa più nera, perché la società perde un elemento fondamentale del team manageriale.
Adam Bain, chief operating officer, ha infatti annunciato che lascerà Twitter e la perdita è rilevante, perché Bain era molto apprezzato a Wall Street per aver costruito, negli anni passati, la forza di Twitter nel business della pubblicità. Nel team di Bain ci sono le persone che si occupano di vendita di spazi pubblicitari e accordi con le società del marketing e i gruppi dei media. Ora i suoi compiti, e il titolo, passeranno al chief financial officer Anthony Noto, mentre Twitter avvierà la ricerca di un nuovo Cfo che assuma i compiti di Noto.
“Anthony ed io abbiamo lavorato insieme da quando è arrivato in Twitter nel 2014 e ho piena fiducia in quello che lui e i team di Twitter potranno ottenere”, ha detto Bain.
Bain, 43 anni, era in Twitter da sei anni e ha contribuito a costruire e far crescere l’azienda, tanto da essere stato considerato un “papabile” a diventare Ceo prima che fosse scelto Jack Dorsey, attuale chief executive. Internamente Bain è così amato per il suo carattere e atteggiamento positivo che per lui è stato creato persino l’hashtag #AdamBainIsSoNice.
Bain “paga” la recente crisi del business di Twitter: gli utenti sono in stallo e le entrate pubblicitarie non crescono più. L’azienda ha annunciato il licenziamento del 9% dello staff (350 persone) e ha già cambiato manager a più riprese; l’obiettivo è ottenere la redditività nel 2017 e molti dei cambiamenti hanno a che fare proprio con le strategie di marketing controllate da Bain e ora affidate a Noto. Il Cfo ha accumulato responsabilità in questo periodo di crisi per Twitter e cercato strategie per il rilancio, a partire dal potenziamento del video streaming live grazie alle partnership con grandi eventi di sport e intrattenimento.