LA STRATEGIA

Twitter, stretta sui falsi account. Musk: “Saranno sospesi senza preavviso”

Il tycoon annuncia maggiori controlli sui profili fake e sui furti di identità. Intanto l’azienda contatta alcuni lavoratori licenziati la scorsa settimana per farli rientrare in servizio: secondo il Washington Post sarebbero stati mandati via per errore

Pubblicato il 07 Nov 2022

musk twitter

Stretta sugli account falsi e maggiori controlli per evitare furti di identità. Si apre con queste due “mosse” l’era di Elon Musk in Twitter. “Ogni cambio di nome provocherà temporaneamente la perdita della spunta blu senza preavviso”, fa sapere Musk che ha appena introdotto il pagamento di 8 dollari per avere un account verificato. Musk ha inoltre annunciato che “qualsiasi impersonificazione dove non sia specificata la parola ‘parodia’ sarà sospeso in modo permanente”. Un metodo di verifica accurato “renderà più democratico il giornalismo e darà più potere alla voce della gente”, ha puntualizzato

La spunta blu per “democratizzare” il giornalismo

Nei giorni scorsi il neo proprietario di Twitter ha annunciato il pagamento di 8 dollari per avere la spunta blu sull’account per evidenziare che si tratta di un profilo verificato In una serie di tweet Musk ha spiegato la filosofia alla base di questa scelta: “Twitter deve diventare di gran lunga la più accurata fonte di informazioni sul mondo. Questa è la nostra missione”.

“La verifica diffusa democratizzerà il giornalismo e rafforzerà la voce delle persone – ha scritto Musk – “Qualsiasi modifica del nome causerà la perdita temporanea del segno di spunta verificato. In precedenza emettevamo un avviso prima della sospensione, ma ora che stiamo implementando la verifica diffusa, non ci sarà alcun avviso”.

Le modifiche al servizio slittano dopo le elezioni di midterm

Contestualmente Elon Musk ha accettato di rinviare le modifiche al servizio di sottoscrizione del social media Twitter a dopo le elezioni di medio termine in programma negli Stati Uniti domani, 8 novembre. Secondo la stampa il rinvio è dovuto tra le altre cose al timore che utenti possano effettuare la sottoscrizione a pagamento per impersonare figure pubbliche.

Twitter richiama alcuni dipendenti licenziati

Nei giorni scorsi Musk aveva licenziato via e-mail alcuni dipendenti, alcuni dei quali sarebbero stati ricontattati per tornare in azienda. Come riferisce Bloomberg, alcuni sarebbero stati licenziati per errore e altri mandati via prima che la direzione si rendesse conto che il loro lavoro e la loro esperienza potrebbero essere necessari per costruire le nuove funzioni del social media immaginate dal nuovo proprietario Elon Musk.

La notizia del “richiamo” nel giorno in cui, secondo la stampa Usa, Facebook sarebbe intenzionata a licenziare un numero notevole di dipendenti.

Venerdì 4 novembre ogni dipendente di Twitter ha un’e-mail con l’oggetto “Il tuo ruolo in Twitter”: coloro che hanno perso il lavoro l’hanno riceita sulla posta personale, gli altri su quella aziendale.

L’email, proveniente da un indirizzo generico sotto la firma di Twitter, non parlava del numero totale di licenziamenti. “Nel tentativo di porre Twitter su un percorso salutare, attraverseremo il difficile processo di riduzione della nostra forza lavoro globale”, era scritto. “Riconosciamo che ciò avrà un impatto su un certo numero di persone che hanno dato un prezioso contributo a Twitter, ma questa azione è purtroppo necessaria per garantire il successo dell’azienda in futuro”.

La fuga degli utenti verso Mastodon

Nei giorni scorsi era arrivata la notizia sulla fuga di alcuni inserzionisti, tra cui L’Oreal e Volkswagen, ai quali non sarebbe gradito il nuovo corso inaugurato da Musk. Ma non sono solo gli investitori a lasciare il socia: secondo Bot Sentinel, circa 877mila utenti Twitter hanno disattivato i propri account e 497mila hanno sospeso i propri account tra il 27 ottobre e il 1° novembre, più del doppio del solito.

E, stando a quanto dichiara in un’intervista a “Time” il fondatore e sviluppatore principale di Mastodon, Eugen Rochko, sul social network decentralizzato e open source nei quattro giorni successivi all’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk sarebbero approdati 120mila nuovi utenti.

Utenti che, secondo quanto riporta l’account ufficiale di Mastodon su Twitter gli utenti passati alla piattaforma social in questione nell’ultima settima sarebbero addirittura più di 230mila. Cosa confermata anche da Esteban Moro, professore associato al MIT Media Lab, che proprio su Mastodon ha diffuso un grafico che mostra tale crescita di utenti.

Tutti gli uomini di Elon Musk

Dall’avvocato Alessio Spiro a Jared Birchall passando per David Sacks, il Washignton Post svela gli uomini più vicini a Musk ai quali toccherà gestire Twitter e far aumentare i ricavi . 

Nel “cerchio magico” intorno a Musk, scrive il WP, ci sarebbe Jason Calacanis, un investitore che collabora da tempo con Musk. Calacanis avrebbe proposto delle idee su come cambiare Twitter prima dell’acquisizione, e ora che Musk è formalmente il proprietario Calacanis ha sollecitato dei “feedback” dagli utenti sul tipo di funzionalità che vogliono vedere introdotte.

“Nei suoi messaggi privati ​​a Musk, – sottolinea il quotidiano – Calacanis ha suggerito che Twitter richieda ai dipendenti di tornare in ufficio per almeno due giorni alla settimana, il che, secondo lui, ridurrebbe la forza lavoro del 20%, attraverso partenze volontarie”.

Jared Birchall è invece uno dei consiglieri più stretti di Musk e gestisce la fortuna personale del miliardario come capo del suo family office dal 2016. È un ex gestore patrimoniale di Morgan Stanley e ha contribuito a creare il finanziamento per l’acquisizione di Twitter. Birchall è anche il Ceo di Neuralink e sarebbe stata una delle persone a elaborare strategie all’interno di Twitter.

Alessio Spiro, invece, è avvocato presso lo studio legale di New York Quinn Emanuel e negli ultimi anni, è diventato una figura sempre più importante nel cerchio magico: ha aiutato l’imprenditore a vincere una causa per diffamazione per i suoi commenti che insultavano un sommozzatore con cui Musk aveva litigato su Twitter per il salvataggio di una squadra di calcio maschile thailandese diversi anni fa. Spiro ha anche atleti e musicisti famosi, tra cui Aaron Hernandez nel suo processo per omicidio del 2016 e Jay-Z in una disputa d’affari su un accordo di sponsorizzazione di un profumo. “Quando Twitter ha citato in giudizio Musk per aver rinunciato al suo accordo per acquistare la società all’inizio di quest’anno – scrive il Washington Post- Spiro ha aiutato a guidare la difesa del miliardario. Musk ha rinunciato a rinunciare all’acquisto di Twitter, ma ha mantenuto Spiro”. L’avvocato ora gestisce i team legali, i rapporti con il governo, e le politiche di marketing di Twitter, secondo quanto rivelano fonti vicine al dossier. “Anche lui è stato coinvolto nel piano di licenziamento entrato in vigore nei giorni scorsi”, scrive il quotidiano Usa.

David Sacks ha lavorato con Musk da quando i due facevano parte del team di PayPal nei primi anni 2000. Entrambi hanno fatto fortuna quando la società è stata venduta e da allora Sacks ha investito in una serie di start-up di successo, tra cui Airbnb, Facebook e Uber. È anche diventato una figura mediatica conservatrice e un importante donatore repubblicano. A settembre, ha scritto un articolo a favore di un referendum nell’Ucraina orientale occupata dalla Russia chiedendo ai residenti se volevano separarsi dall’Ucraina e unirsi alla Russia, un’idea in seguito twittata da Musk. Sacks è apparso di recente in una directory aziendale di Twitter con un’e-mail ufficiale di Twitter e il titolo di “staff software engineer”, secondo le foto ottenute dal WP.

Sriram Krishnan è un investitore che aiuta a guidare gli investimenti in criptovalute. Lavora nell’azienda Usa di venture capital Andreessen Horowitz, che ha investito 400 milioni di dollari nell’acquisizione di Twitter di Musk. Ha anche lavorato in posizioni di sviluppo prodotto su Facebook, Snapchat e, dal 2017 al 2019 in Twitter. Lunedì ha fatto sapere che stava aiutando Musk su Twitter “temporaneamente”. “Non è chiaro esattamente cosa stia facendo Krishnan, ma è l’unico nel team che ha effettivamente lavorato su Twitter in precedenza”, scrive il quotidiano statunitense.

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