Ancora novità per Twitter che cerca di trasformare le proprie strategie e funzionalità per far ripartire la crescita di utenti e soddisfare le richieste di investitori nervosi per le difficoltà in Borsa e i risultati deludenti. Dopo le indiscrezioni del sito americano ReCode secondo cui il sito dei cinguettii sarebbe intenzionato ad abbandonare il limite dei 140 caratteri, arriva oggi l’annuncio ufficiale che porta Twitter direttamente nel mondo dell’e-commerce: l’azienda ha infatti formato un’alleanza con un gruppo di siti del commercio elettronico (Shopify, Bigcommerce e Demandware) per facilitare per i negozianti, grandi e piccoli, la vendita dei loro prodotti direttamente da Twitter. Questo vuol dire che ora gli utenti della piattaforma di micro-blogging potranno anche fare acquisti con un semplice click.
Come riporta il Wall Street Journal, i negozi locali come i grandi marchi che usano le piattaforme online per l’e-commerce Shopify, Bigcommerce e Demandware potranno aggiungere un pulsante “Buy” a un tweet: così gli utenti potranno a loro volta, se vogliono, cliccare dentro il tweet e effettuare un acquisto. I negozianti potranno anche trasformare dei normali tweet col pulsante “Buy” in una pubblicità.
Per ora questa funzionalità riguarda solo i merchant con sede negli Stati Uniti. L’annuncio arriva a poche settimane di distanza da un altro simile, l’accordo di Twitter con la start-up dei pagamenti online Stripe’s Relay che permette ai merchant di vendere i loro prodotti tramite un pulsante “Buy” che gli sviluppatori possono facilmente inserire nelle loro applicazioni.
“Twitter potrebbe trasformarsi in un centro commerciale virtuale con milioni di prodotti twittati in vendita”, commenta il Wall Street Journal. Queste alleanze significano infatti che il numero di merchant che potranno vendere i loro articoli su Twitter (che aveva già introdotto il pulsante Buy l’anno scorso in fase di test) passeranno da centinaia a milioni e che il sito del micro-blogging si sta espandendo con determinazione nel settore dell’e-commerce. Ciò permette di incrementare le entrate, perché ovviamente Twitter tratterà una parte della transazione oppure esigerà dai brand che si impegnino a spendere in pubblicità sulla sua piattaforma: il modello di business è ancora allo studio. A settembre, nell’annunciare l’accordo con Stripe, l’head of commerce di Twitter, Nathan Hubbard, aveva detto che ogni mese vengono postati circa 50 milioni di tweet in cui le persone dicono che desiderano o hanno bisogno di qualcosa che, potenzialmente, potrebbero acquistare.
Intanto il co-fondatore di Twitter Jack Dorsey, nominato amministratore delegato ad interim dopo le dimissioni di Dick Costolo, operative dallo scorso 1° luglio, potrebbe essere confermato definitivamente al timone della compagnia. Secondo quanto riporta il portale specializzato Re/Code sarebbe infatti imminente la conferma di Dorsey come ad del popolare social network.
Nella giornata di ieri era circolata la notizia che Twitter stesse pensando di abbandonare il limite dei 140 caratteri, su cui per ora la compagnia non si è espressa ufficialmente. La nomina ufficiale dovrebbe garantire a Dorsey piena operatività, svelando dunque le strategie future della compagnia.
Sulla scia dell’indiscrezione lanciata da Re/Code Twitter in Borsa aveva chiuso la seduta di ieri in rialzo di oltre il 5% a 26,93 dollari, ma a distanza di un’ora dall’apertura delle contrattazioni sul Nasdaq il titolo sta perdendo circa 4 punti percentuali. Segno che gli investitori attendono di capire meglio le prossime mosse del popolare social network, scottato dal sorpasso subito da Instagram alla fine dello scorso mese.