Il trimestre si chiude ancora una volta in rosso. Ma i ricavi di Twitter balzano del 61% a 502,4 milioni di dollari a fronte dei 312,2 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso e sopra le attese degli analisti, che scommettevano su 481 milioni di dollari.
L’andamento del titolo in borsa ieri è stato altalenante. Subito dopo la comunicazione dei risultati Twitter è volato nelle contrattazione after hours, arrivando a guadagnare il 12% spinta anche dai buoni numeri sugli utenti mensili, saliti del 15% a 316 milioni. Si tratta di un aumento positivo ma ancora lontano dagli 1,4 miliardi di “amici” di Facebook. Ma la corsa è durata poco. Durante la conference call seguita ai conti, Twitter ha comunicato che la crescita degli utenti potrebbe rallentare significativamente. Poche parole che hanno affondato il titolo, invertendo la rotta e arrivando a cedere il 13%.
A lanciare l’allarme è prima il chief financial officer Anthony Noto e poi l’amministratore delegato Jack Dorsey, che lamenta tassi di crescita bassi a livelli inaccettabili.
La società che cinguetta riduce le perdite a 136,7 milioni di dollari a fronte dei 144,6 milioni di dollari del 2014. Al netto di alcune partite contabili, l’utile per azione è 7 cent, al di sopra delle attese degli analisti che scommettevano su 4 cent. Il balzo dei ricavi è rassicurante per investitori e analisti perché’ mostra come il modello della raccolta pubblicitaria sembra funzionare, o almeno adattarsi alle innovazioni introdotte da Twitter superando la battuta d’ arresto dei primi tre mesi dell’anno.
I dati arrivano mentre Twitter continua nella sua ricerca dell’amministratore delegato, dopo l’uscita di Dick Costolo il primo luglio scorso e la nomina ad interim del co-fondatore Jack Dorsey alla guida della socieà. ” I risultati del secondo trimestre mostrano progressi – afferma Dorsey -. Ma non siamo soddisfatti con la crescita in termini di audience. Per realizzare il pieno potenziale di Twitter dobbiamo migliorare in tre aree: assicurare una più disciplinata esecuzione, semplificare il nostro servizio per offrire il valore di Twitter più velocemente e comunicare meglio questo valore”. La sfida per Dorsey e per il futuro amministratore delegato è – secondo gli analisti – proprio rendere Twitter un prodotto di massa.