SHARING

Uber ci riprova in Italia, via a Torino il servizio Taxi

Obiettivo di lungo termine diventare una piattaforma multimodale in grado di offrire diverse soluzioni per il trasporto. La reazione dei tassisti: “La app non aggiungerà nulla di nuovo”

Pubblicato il 04 Dic 2018

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Uber ci riprova in Italia e porge la mano ai tassisti, categoria da sempre avversa all’azienda di sharing. Sbarca oggi a Torino Uber Taxi, il nuovo servizio Taxi da prenotare via app in collaborazione con i taxi. Uber Taxi apre infatti ai conducenti professionisti che possono utilizzare la piattaforma nei “tempi morti” usufruendo del programma di assicurazione Partner Protection siglato con Axa che garantisce copertura in caso di malattia o infortunio. L’adesione a Uber Taxi sarà gratuita e i tassisti verseranno una quota pari al 7% del costo di ogni corsa come service fee.

Ma la reazione dei tassisti torinesi non si fa aspettare ricordando che nel capoluogo piemontese esiste già l’app WeTaxi sviluppata da TaxiTorino insieme a una startup del Politecnico di Torino: “Non vedo – dice Alberto Aimone Cat, presidente di Taxi Torino – cosa potrebbe aggiungere Uber”.

Sesta città in Europa – il servizio Taxi è già disponibile a Berlino, Dusseldorf, Atene, Dublino e Istanbul – Torino è la prima città italiana di attivazione di Uber Taxi. Le città italiane in cui Uber è attiva con servizi per la mobilità giungono quindi a quota tre: Uber Black, Lux e Van sono infatti disponibili a Roma e Milano. Nel capoluogo piemontese oltre 350.000 persone – secondo i dati forniti dalla società – hanno provato a prenotare un viaggio attraverso la app da quando Uber se ne è andata nell’estate 2015. L’obiettivo di lungo termine di Uber è quello di diventare una piattaforma multimodale in grado di offrire diverse soluzioni per il trasporto, dalle auto con conducente professionista, ai Taxi, alle bici, ai monopattini elettrici, fino alla possibilità di accedere al servizio di trasporto pubblico di linea.

“Vogliamo essere partner di lungo periodo per l’Italia e le sue città – commenta l’azienda -. Il lancio di oggi è solo un primo passo per costruire città più pulite e smart, lavorando insieme a tutti coloro che contribuiscono a definire la mobilità urbana, a partire dai taxi”.

Tra le funzioni implementate Flex Pay, modalità di pagamento flessibile che consentirà a tassisti di richiedere un pagamento giornaliero dei proventi delle corse da lunedì a venerdì. I passeggeri avranno a disposizione tutte le funzionalità note di Uber, come la possibilità di avere informazioni sull’autista, dividere il costo della corsa, visualizzare il percorso del proprio spostamento e, grazie al sistema di anonimizzazione, passeggeri e autisti potranno mettersi in contatto telefonicamente o via chat senza condividere il proprio numero di telefono.

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