IL TAVOLO DI LAVORO

Uber nel mirino del ministero dei Trasporti

Voluto dal ministro Lupi, il tavolo di lavoro che sarà impegnato nella messa a punto del decreto attuativo della legge sul trasporto pubblico non di linea, prenderà in esame anche l’avvento delle nuove tecnologie. Il primo “fascicolo” riguarderà la app per il noleggio delle auto che ha scatenato le ire dei tassisti

Pubblicato il 19 Giu 2014

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Via ufficiale al tavolo di lavoro presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul trasporto pubblico non di linea, come aveva promesso il ministro Maurizio Lupi lo scorso 21 maggio a Milano in pieno Ubergate, il caso scoppiato per le proteste dei tassisti contro Uber, società di San Francisco erogatrice di un’app per noleggio auto con conducente da smartphone. Il tavolo – che “dovrà tenere conto delle nuove tecnologie”, come sottolinea un comunicato del ministero – servirà ad affrontare le problematiche legate ai taxi e all’Ncc (Noleggio con conducente) e quindi andrà inevitabilmente ad impattare sulla questione Uber.

Tuttavia Lupi ha tenuto a sottolineare che il tavolo non si occuperà di UberPop, la particolare applicazione di Uber che consente a privati cittadini di dare passaggi ad altri privati dietro rimborso spese. “La questione UberPop – ha detto Lupi, ribadendo quanto già dichiarato durante i disordini dei tassisti a Milano – non è tra quelle su cui dobbiamo lavorare. È chiaro a tutti che l’uso di questa applicazione non può rientrare nel concetto di servizio pubblico di cui ci dobbiamo fare garanti nei confronti degli utenti. Insomma, non è legale”.

All’ordine del giorno del lavoro del tavolo c’è il decreto ministeriale di attuazione della legge che regolamenta il settore. Si tratta della legge 21 del 15 gennaio 1992, intitolata “Legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea”. Da anni si attende il decreto di attuazione che, in particolare, dovrebbe stabilire modalità e limiti delle autorizzazioni dell’attività di Ncc. Questo ritardo ha comportato un analogo ritardo nella modernizzazione della disciplina del settore.

Lupi ha spiegato che il decreto attuativo “dovrà tenere conto delle nuove tecnologie” e che “verrà predisposto nel confronto con le parti: taxisti e Ncc”.

Dopo le proteste dei tassisti milanesi, la scorsa settimana i tassisti di tutta Europa sono scesi in piazza per protestare contro Uberpop (all’estero UberX). Nel frattempo la società, che ha raggiunto la notevole valutazione di 18,2 miliardi di dollari, ha proposto anche a Milano, come già in Uk, Ubertaxi, in collaborazione con i tassisti. Ma di spiragli di trattativa non se ne vedono ancora.

All’insediamento del tavolo, ieri, erano presenti oltre al ministro Maurizio Lupi, il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca, il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, l’assessore Michele Civita in rappresentanza del presidente della Regione Lazio, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e l’assessore Guido Improta in rappresentanza del sindaco di Roma.

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