Uber sta lavorando a un nuovo round di finanziamenti che dovrebbe consentire alla società di riportare la valutazione almeno al picco di 68 miliardi di dollari precedente la serie di scandali che quest’anno hanno travolto la compagnia che offre vetture con autista da prenotare via app.
Come riporta il Financial Times, non è ancora noto come Uber intenda procedere, ma secondo indiscrezioni potrebbe vendere azioni a un prezzo complessivo più basso rispetto a precedenti offerte, proprio in modo da incoraggiare gli investitori all’acquisto.
Tra le possibilità al vaglio, un’offerta secondaria di azioni destinata agli investitori già esistenti, cosa che però darebbe una valutazione inferiore a 68 miliardi. Con la raccolta fondi il board di Uber punta a dare maggiore stabilità alla base di azionisti, e di conseguenza al gruppo stesso, ancora scosso dal fatto che il fondatore Travis Kalanick ha lasciato la poltrona di amministratore delegato.