"Ad Allan Cook, presidente della Super Selex di Finmeccanica, chiediamo un serio impegno a realizzare scelte verso la crescita complessiva delle attività dell’elettronica della difesa sia italiana che inglese, dato che non potremmo accettare decisioni particolarmente favorevoli verso un solo Paese".
Lo afferma Giovanni Contento, segretario nazionale della Uilm, analizzando la terza fase di avanzamento dell’azienda dell’elettronica della difesa che comprende ben tre società come Selex sistemi integrati, Galileo avionica, Selex-Elsag, con circa 21mila addetti tra l’Italia e l’estero.
"La nuova riorganizzazione – sottolinea il dirigente sindacale – non può mirare alla semplificazione dei prodotti, ad imporsi sui mercati attraverso nuove tecnologie, ma puntando esclusivamente alla riduzione dei costi. Così la prospettiva può rivelarsi controproducente per l’industria nazionale e Finmeccanica stessa.
Invece, la nuova aggregazione societaria dovrà essere capace di offrire al mercato una valida gamma di prodotti "chiavi in mano" che soddisfi i clienti, aumenti la capacità di competizione sui mercati internazionali, riduca le sovrapposizioni di investimenti, salvaguardi il mantenimento dei livelli occupazionali".
Il monito che Contento rivolge al board della SuperSelex è lapidario: "Ci vogliono competenze e responsabilità specifiche – conclude Contento – per mantenere alto il livello della gamma dei prodotti e reggere la concorrenza che si fa sempre più pervasiva. Il sindacato seguirà con attenzione e responsabilità l’evoluzione della nuova organizzazione".