Gli operatori di rete mobile britannici hanno risposto alle richieste di Londra e acconsentito a investire 5 miliardi di sterline per migliorare la copertura di base nelle aree rurali dove i consumatori ancora non ricevono un segnale soddisfacente.
Gli operatori interessati sono EE, di proprietà di Orange e Deutsche Telekom, O2 di Telefonica, Vodafone e Three di Hutchison Whampoa. Questi carrier si sono impegnati a estendere la copertura voce e sms garantita al 90% del Paese entro il 2017, dimezzando le aree colpite da problemi di ricezione del segnale mobile.
Grazie a questo accordo raggiunto col governo, i carrier evitano veri e propri provvidimenti di legge come erano stati proposti dal segretario alla Cultura Sajid Javid, che voleva obbligare gli operatori a condividere le loro reti, un’idea cui gli operatori mobili si erano energicamente opposti.
Javid si è detto ora soddisfatto perché l’impegno assunto da EE, O2, Vodafone e Three ridurrà i cosiddetti “not-spots”, ovvero i punti privi di copertura mobile, di due terzi e dimezzerà le aree con copertura a singhiozzo, dove alcuni operatori “prendono” e altri no.
“Troppe zone della Gran Bretagna soffrono ancora di cattiva copertura mobile e questo impedisce alle persone di fare telefonate e mandare sms”, ha detto Javid. “Governo e aziende hanno messo in evidenza l’importanza della connettività mobile e questi accordi legalmente vincolanti daranno alla Gran Bretagna quella copertura mobile di primo livello di cui ha bisogno e che merita”.
Il regolatore del mercato telecom Ofcom vigilerà sul progresso dei lavori, assicurandosi che i carrier realizzino come promesso i miglioramenti nella copertura mobile.