“L’obiettivo, condiviso con il livello nazionale, è di coprire il 100% della popolazione a 30 Mbps e l’85% a 100 Mbps. L’accordo che abbiamo raggiunto a metà febbraio prevede l’intervento pubblico in tutte le aree della Regione a fallimento di mercato, per l’abbattimento del divario digitale“. Lo afferma Dimitri Tartari, coordinatore dell’agenda digitale dell’Emilia Romagna e a capo della commissione speciale agenda digitale della Conferenza delle Regioni.
“L’Emilia-Romagna – spiega Tartari – utilizzerà le risorse previste nella nostra Agenda digitale: 75 milioni della Regione, provenienti dai fondi europei che Lepida spa gestirà per infrastrutturare le aree rurali e quelle produttive, più 180 milioni di fondi nazionali Fsc/Cipe gestiti da Infratel, società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico, per la copertura del resto del territorio. La copertura del 100% della Regione – spiega – sarà raggiunta con l’intervento degli operatori privati nelle zone grigie e nere, quelle in cui c’è concorrenza. Si tratta di tenere le fila del puzzle, e di collaborare, in particolare agevolando la concessione dei permessi, una variabile importante per la riuscita dell’intera operazione”.
L’operazione, spiega Lepida in una nota, dovrà concludersi nel 2020. la società in-house della Regione intanto prosegue nei contatti con gli operatori, da quelli nazionali a quelli locali, “per informarli sulle azioni di infrastrutturazione pubblica e per essere informata su quelle che avvengono da parte dei privati in modo autonomo”. Recentemente, conclude il comunicato, è stata inviata a tutti gli Enti una nota per chiarire come mettere a disposizione infrastrutture in modo equo e non discriminatorio. “Inoltre Lepida rimane in ascolto di tutti i soci anche per la Banda ultra larga – conclude il comunicato – per avere segnalazioni, per mappare criticità, per recepiresoluzioni originali, per effettuare progettazioni puntuali, per diffondere i percorsi più virtuosi”.