Un centro R&S di Telit a Torino I ricercatori saranno ‘ex ‘ Motorola

Per avviare la nuova struttura verranno investiti 15 mln messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico e 10 mln della Regione Piemonte

Pubblicato il 17 Giu 2009

Un nuovo centro di ricerca targato Telit Communications per lo
sviluppo delle tecnologie per le piattaforme Umts, Edge e Wedge e,
in particolare, per l’implementazione di prodotti e servizi
machine to machine per il settore automotive. È quello che
nascerà a Torino come previsto dal protocollo di intesa firmato
oggi dall’azienda con il Ministero per lo Sviluppo economico, la
Regione Piemonte e il Comune di Torino, oltre che con le
organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil e
la rappresentanza sindacale degli ex dipendenti Motorola. Il
progetto prevede l’assunzione di nuovi ricercatori, dando
priorità ai dipendenti dell’ex centro R&D di Motorola.

Le linee guida del piano industriale predisposto da Telit prevedono
l’assunzione di un numero fino a 130 dipendenti: fra questi
potranno essere inclusi – subordinatamente all’esito di un previo
colloquio e 6 mesi di prova – i 106 ex dipendenti Motorola che non
sono stati coinvolti nel precedente piano di riorganizzazione e che
attualmente risultano iscritti nelle liste di mobilità della
città di Torino. Il nuovo centro di Ricerca e Sviluppo Telit si
avvarrà, inoltre, della collaborazione del Politecnico di Torino
per quanto riguarda i progetti di ricerca e per le attività di
formazione specialistica ed avanzata.

Per l’apertura del centro il Ministero dello Sviluppo Economico
erogherà 15 milioni di euro mentre la Regione Piemonte metterà a
disposizione 10 milioni per favorire il reimpiego degli ex
lavoratori Motorola e l’assunzione di ulteriori figure
professionali, necessarie alle attività nell’area torinese.
Sulla base del protocollo sottoscritto, Telit si impegna a
mantenere in Piemonte un’unità operativa per un periodo minimo
di 5 anni, dopo il completamento del progetto d’insediamento e
degli annessi progetti di ricerca.
“L’intesa raggiunta con la Regione, il Ministero dello Sviluppo
Economico e le rappresentanze sindacali, che hanno dimostrato un
altissimo livello di attenzione, ascolto e comprensione per il
nostro progetto, è il frutto di un importante lavoro congiunto che
darà a Telit e ai lavoratori che verranno coinvolti la grande
opportunità di divenire protagonisti di un settore strategico – ha
dichiarato Oozi Cats, Ad di Telit Communications -. Il settore
della comunicazione M2M sta vivendo infatti un momento di enorme
sviluppo, in Italia e nel mondo, e proprio grazie a questa
crescita, lavoratori altamente qualificati come quelli dell’ex
centro di Ricerca e Sviluppo Motorola potranno contribuire a creare
una sempre più ricca ed efficiente Internet delle Cose”.

Il centro torinese andrà ad arricchire le strutture di ricerca
avanzata dell’azienda. “L’asset principale di Telit è
rappresentato dalla qualità e specializzazione delle sue risorse
umane – ha spiegato Chicco Testa,  Presidente di Telit
Communications -. Torino, con il suo Politecnico e le sue
Università, rappresenta indubbiamente un punto di eccellenza
europeo che va ad aggiungersi agli altri centri di Telit a Trieste,
a Cagliari e a Seul e conferma i programmi di sviluppo della nostra
società che continua a crescere e ad aumentare le proprie quote di
mercato, consolidando la sua posizione di leadership a livello
mondiale”.
 

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati