Un neue kurs dalla domanda pubblica

“Serve un advisor istituzionale per facilitare l’aggregazione delle imprese”

Pubblicato il 14 Set 2009

Dalla metà degli anni ’90 il mercato italiano dell’Ict ha
assistito alla crescita e al consolidamento di grandi operatori.
Complici la maggiore complessità dei progetti IT e il sempre più
frequente ricorso all’outsourcing, le Pmi sono state
progressivamente relegate al ruolo di subfornitrici. Ciononostante
sono riuscite a ritagliarsi uno spazio di manovra, contribuendo ad
una fetta consistente dei fatturati nazionali e all’effervescenza
del mercato di “fascia bassa”.

Ma la cronaca degli ultimi anni racconta anche il paradosso vissuto
dagli attori più piccoli dell’Ict nostrano: pur eccellendo
spesso da un punto di vista tecnologico, non sono mai riusciti a
consolidare competenze a livello sistemico e sviluppare un elevato
know how commerciale e manageriale, vedendosi così preclusa ogni
possibilità di recitare un ruolo da protagonisti sul mercato.

La crisi economica non ha fatto altro che arricchire di ulteriori
toni grigi un quadro tutt’altro che roseo, rendendo ancora più
incerte e problematiche le prospettive per una delle principali
componenti produttive del Paese. È evidente come il momento di
grande difficoltà vissuta dal mercato stia mettendo in discussione
la stessa possibilità di sopravvivenza della piccola e media
impresa mortificandone, nella maggior parte dei casi, la spinta
innovativa e i livelli occupazionali. Gli ormai cronici ritardi nei
pagamenti e i margini in caduta libera rendono sempre più
difficile trovare risorse da investire per la propria crescita.

Quali potrebbero essere, allora, le condizioni per favorire la
svolta? Un aiuto significativo, oltre che da maggiori contributi
per la ricerca, potrebbe essere rappresentato da una migliore
qualificazione della domanda, soprattutto pubblica. La PA, al
momento, sembra il segmento più adatto a offrire spazi per la
realizzazione di iniziative progettuali alla portata di attori di
piccole e medie dimensioni.

È da qui che potrebbe partire il “nuovo corso” fatto di
iniziative meno titaniche. Prevedendo delle corsie preferenziali,
le Pmi potrebbero affrancarsi dalla condizione di “spalle”
della grande impresa, giocando un ruolo di maggior
protagonismo.
Naturalmente tale proposta non vuole volgere nostalgicamente lo
sguardo ai finanziamenti a pioggia del passato… In un mercato che
riconosce la “dimensione” come valore e fattore premiante, una
più opportuna definizione della domanda contribuirebbe a ridurre
il particolarismo e il frazionamento dell’offerta tipiche di
questa componente produttiva. Stimolerebbe, inoltre,
l’aggregazione di imprese e la loro organizzazione in network,
favorendone la crescita ma preservandone agilità e dinamismo. E
gli effetti sarebbero positivi, non soltanto per le aziende.

Lo stesso mercato avrebbe modo di confrontarsi con realtà che per
natura e storia sono molto più competitive dal punto di vista dei
costi. Una forma di aggregazione commerciale di questo tipo,
inoltre, potrebbe rappresentare il primo passo verso processi di
fusione utili a capitalizzare strumenti finanziari e fiscali già
disponibili per il mondo della media impresa. Tale percorso
potrebbe essere favorito da un “advisor istituzionale”, nato
magari nel perimetro delle iniziative già adottate da alcuni
istituti di credito per far uscire le aziende dall’attuale
impasse. Questo, di fatto, aggregatore di imprese, aiuterebbe i
soggetti più piccoli a valutare l’efficacia e la percorribilità
di progetti di integrazione, seguendoli nei primi passi di un
cammino post fusione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati